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ISOLA:
TAJUU JINKAKU SHÔJO |
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Titolo
italiano: ISOLA, LA TREDICESIMA PERSONALITÀ |
Produzione:
2000
- Giappone, Toho/Isola: Tajuu jinkaku shôjo Seisaku Iinkai, col.,
94 min. |
Regia:
Toshiyuki Mizutani |
Sceneggiatura:
Hiroshi
Hatajima, Mugita Kinoshita, Atsushi Kuwahara, Toshiyuki Mizutani dal racconto
di Yûsuke Kishi |
Musica:
David
Matthews, Takeo Miratsu |
Interpreti:
Yoshino
Kimura, Yuu Kurosawa, Ken Ishiguro, Makiko Watanabe, Satomi Tezuka, Susumu
Terajima, Kazuhiro Yamaji, Hideo Murota |
Arrivata
a Kobe all'indomani del terribile terremoto del 1995 per unirsi ai volontari
del servizio civile impegnati nel soccorso agli sfollati, la giovane Yukari
conosce Chihiro, una adolescente enigmatica ed introversa, afflitta da una
grave instabilità psichica che si manifesta in maniera incontrollata
e violenta in ben 13 differenti e conflittuali livelli di comportamento.
Coinvolta dal dramma della ragazza - traumatizzata, come le spiega la psichiatra
Nomura, da una serie di durissime esperienze -, Yukari avverte istintivamente
il bisogno di aiutarla e, interpretando di volta in volta gli indizi suggeriti
dalle sue parole, dai suoi disegni e dagli ideogrammi che scrive, giunge
al dottor Manabe e ad una sconvolgente verità. Manabe assisteva la
dottoressa Takano in un esperimento di viaggio extracorporeo quando le violente
scosse sismiche distrussero il laboratorio: la scienziata è morta
intrappolata nella vasca di deprivazione sensoriale, ma il suo corpo astrale
si è impossessato di Chihiro sconvolgendone la già fragilissima
identità. |
Fanta-horror
psicologico eccessivamente lento e narrativamente poco lineare che traballa
su confusi intrecci di elementi fantasy, paranormali e pseudo-scientifici.
Il ritratto delle due protagoniste, Yukari (interpretata da Yoshino Kimura)
e Chihiro (Yuu Kurosawa, nipote del grande regista) - due ragazze sole,
vulnerabili ed emarginate, entrambe in cerca di una identità smarrita
- è potenzialmente interessante, ma il regista Mizutani lo sviluppa
soltanto, o prevalentemente, in direzione di una stilistica contrapposizione
di immagini: il contrasto tra la smarrita dolcezza del viso di Yukari -
che la sceneggiatura ci presenta, in maniera stravagante e fine a se stessa,
come una ragazza imbottita di psicofarmaci e perseguitata da una predisposizione
naturale a leggere i pensieri della gente - e l'inquietante ombrosità
dello sguardo di Chihiro si adagia, in tal modo, su un virtuosistico esercizio
di fotografia che poco alimenta la tensione del racconto. |
Il
titolo del film "Isola" (un film che il regista dedica, con scelta
assai opinabile, ai terremotati di Kobe) si riferisce ad una parte della
parola che la scienziata memorizza nel momento di chiudersi nella vasca
di isolamento e, per estensione, allo spettro di una donna vendicativa citato
nei "Racconti della luna pallida di agosto" che turba i ricordi
di Chihiro. |
Titolo inglese: Isola: Multiple Personality
Girl. |
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