EPOCH
Produzione: 2000 - Usa, col. , 93 min.
Regia: Matt Codd
Interpreti: James Avery, Ryan O'Neal, David Keith, Shannon Lee, James Hong, Donna Magnani, Brian Thompson, Stephanie Niznik, Craig Wasson
Precipitata sulla Terra agli inizi del tempo, e rimasta inglobata per miliardi di anni nel sottosuolo, una strana massa rocciosa riaffiora alla superficie. La "cosa", dall'aspetto di una tromba d'aria pietrificata, emette una misteriosa energia, che causa preoccupanti malfunzionamenti in tutte le apparecchiature elettroniche del pianeta. Alcuni scienziati, tra cui il giovane Rand, specialista in armamenti, e la bella Kasia, consigliere scientifico del Presidente, vengono inviati ad investigare, ma poichè la roccia si trova in territorio cinese, al confine himalayano, ai ricercatori si affianca un nutrito contingente militare, col compito di tenere lontane analoghe spedizioni inviate da Pechino e, in caso disperato, di distruggere l'oggetto piuttosto che lasciarlo cadere in mano altrui.
Giunto sul posto, il gruppo scopre che la misteriosa struttura, che battezza "Torus", fluttua ad una certa distanza dal suolo ed ha incredibili poteri di vita e di morte sugli uomini che le si affannano attorno cercando di svelarne i segreti. Penetrati alla fine all'interno, Kasia e Rand scoprono che l'oggetto è una colossale macchina interattiva dedita allo studio dell'umanità, alla quale ha carpito i segreti dell'evoluzione. In un ologramma tridimensionale è registrata la catena della vita, il DNA che Torus si appresta a modificare. L'allarme lanciato dagli scienziati provoca la fuga della macchina, che si allontana nello spazio.
Per sempre?
Torus rappresenta - come il misterioso monolite di "2001 Odissea nello spazio" - lo strumento incomprensibile di una civiltà superiore, conteso con le armi tra oriente (con la Cina che ha preso il posto dell'Unione Sovietica) ed occidente - come il disco volante de "La cortina di bambù". Pur non avendo la potenza evocativa dell'opera di Kubrik nè la lineare semplicità del messaggio del film di Telford, Epoch offre buoni momenti di spettacolo.
La pellicola risulta tuttavia assai penalizzata da una sceneggiatura eccessivamente macchinosa e complessa, che si azzarda in spericolate escursioni filosofiche. Poco convincenti gli attori, con un Ryan O'Neal assolutamente sprecato in un ruolo marginale.
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