HOLLOW MAN
  
Titolo italiano: L'UOMO SENZA OMBRA
Produzione: 2000 - USA, col., 112 min.
Regia: Paul Verhoeven
Sceneggiatura: Gary Scott Thompson e Andrew W. Marlowe
Effetti speciali: Sony Pictures Imageworks Inc., Tippett Studios
Musica: Jerry Goldsmith
Interpreti: Kevin Bacon, Elisabeth Shue, Josh Brolin, Kim Dickens, Greg Grunberg, Joey Slotnick, Mary Randle, William Devane, Rhona Mitra, Pablo Espinosa, Margot Rose, Jimmie F. Skaggs, Sarah Bowles, Kelli Scott
Sebastian Caine (Bacon) è un giovane e geniale scienziato, a capo di un progetto governativo che ha come scopo la ricerca dell'invisibilità. Egli ha già ottenuto il risultato voluto, ma non riesce a riportare le cavie alla condizione originaria. I suoi più stretti collaboratori sono la dottoressa Linda McKay (Shue), sua ex compagna, e Matthew Kensington (Brolin), attuale amante di Linda, la quale tiene segreta questa relazione per non incorrere nelle ire del gelosissimo capo. In breve Caine risolve il problema e, orgoglioso delle proprie capacità, sperimenta il ritrovato su di sé. Divenuto invisibile, però, scopre a sue spese che l'organismo umano è refrattario all'antidoto che dovrebbe riportarlo alla normalità. La forzata, prolungata presenza del siero nel proprio organismo, altera le facoltà mentali di Caine, il quale finisce per superare rapidamente il labile confine che separa il genio dalla follia. Affascinato dalle possibilità che gli si offrono, l'uomo non vuole più tornare indietro e, complice anche la scoperta della relazione tra la "sua" Linda e Kensington, si scaglia contro tutti i componenti della propria squadra di ricerca, sterminandoli. Solo Linda, rivelando insospettate doti di ingegno e determinazione, riuscirà ad avere ragione dell'impazzito Sebastian ed a salvare il suo nuovo compagno.
Paul Verhoeven ci ha abituati in questi ultimi anni a spettacolari avventure mozzafiato e non manca all'appuntamento neanche questa volta.
L'uomo senza ombra
è tuttavia un film dai due volti: se da un lato, infatti, gli effetti speciali generati al computer sono assolutamente stupefacenti, il make-up degli interpreti perfetto, l'azione e la suspence ai massimi livelli, dall'altro ci troviamo di fronte
a personaggi stereotipati e privi di spessore, ad una trama superficiale e scontata, che vede uno scienziato realizzare una scoperta epocale come quella dell'invisibilità per poi non trovare di meglio che farne uso per soddisfare le proprie smanie di voyeur, e soggiacere infine al delirio di onnipotenza che la sua condizione gli procura, fino a trasformarsi in un feroce killer assetato di sangue, in un finale che sconfina quasi nello splatter.
Al regista, perduto nella maniacale ricerca della massima perfezione visiva (gli strabilianti effetti già sottolineati), si può solo rimproverare di aver assecondato - quanto involontariamente
non è dato sapere - una debole sceneggiatura, che si è accontentata di riciclare tutti i più vieti luoghi comuni dell'horror di bassa lega. C'erano le premesse per attendersi di meglio.

Da annotare la presenza, nel ruolo della procace dirimpettaia concupita da Sebastian, della bella Rhona Mitra, per lungo tempo in predicato per portare sullo schermo l'intrepida Lara Croft, eroina del famosissimo videogioco Tomb Raider, superata proprio sul filo di lana da Angelina Jolie.
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