THE
SIEGE |
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Titolo italiano: ATTACCO AL POTERE | |||
Produzione: 1998 - USA, FOX/Bedford Falls Productions, col., 116 min. | |||
Regia: Edward Zwick | |||
Sceneggiatura: Edward Zwick, Lawrence Wright, Menno Meyjes | |||
Effetti speciali: Full Scale Effects, Moving Target | |||
Musica: Graeme Revell | |||
Interpreti: Denzel Washington, Annette Bening, Bruce Willis, Tony Shalhoub, Sami Bouajila, Ahmed Ben Larby, Mosleh Mohamed, Lianna Pai, Mark Valley, Jack Gwaltney, David Proval, Aasif Mandvi, Sherry Ham-Bernard, Joseph Hodge, Joey Naber, Jacqueline Antaramian, Helmi Kassim, Ghoulam R. Rasoully | |||
L'agente dell'FBI Anthony Hubbard indaga su una serie di sanguinosi attentati messi a segno a New York da una o più cellule terroristiche islamiche. Il primo attentato è soltanto un avvertimento, ma gli altri colpiscono, in un crescendo di violenza, un autobus delle linee urbane, un teatro, ed infine gli stessi uffici dei federali. Gli attentatori chiedono la liberazione dello sceicco Ahmed Bin Talal, catturato dagli americani in circostanze poco chiare, capo, ai tempi della Guerra del Golfo, della resistenza armata contro il regime di Saddam, finanziata ed organizzata segretamente dagli Stati Uniti con la partecipazione attiva dell'agente della CIA Sharon Bridger alias Elise Kraft. Hubbard sospetta che la donna sappia più di quanto non dica e soltanto quando la tensione raggiunge il culmine, ottiene da lei una sincera collaborazione. Ma nel frattempo, la situazione precipita: il generale William Deveraux sfrutta la proclamazione della legge marziale per procedere al rastrellamento brutale ed indiscriminato degli immigrati arabi e palestinesi, trasformando uno stadio in un infernale campo di concentramento. Il pericolo di un colpo di stato è più che mai concreto, ma Hubbard e la Bridge - quest'ultima a prezzo della propria vita - riusciranno a sventarlo e ad individuare nella persona dell'informatore Samir un pericoloso doppiogiochista ed in quella dell'esaltato generale l'ispiratore del complotto contro la democrazia e la libertà. | |||
Trainato dal clima di paura innescato dalle bombe al World Trade Center nel 1993 ed ambientato negli anni della presidenza Clinton, The Siege è impostato sui doppi binari dell'action-movie e della fantapolitica. Le premesse possono suscitare interesse ed appaiono sinistramente ammonitrici se viste nella prospettiva dei drammatici eventi del terrorismo internazionale degli anni successivi, ma lo sviluppo è verboso, discontinuo, e fin troppo macchinoso (...la latente rivalità tra FBI e CIA; la guerriglia patrocinata dagli USA che si rivela un'arma a doppio taglio; la superficiale caratterizzazione del mondo islamico...), e gli stessi protagonisti non brillano per vitalità, imprigionati, come sono, in ritratti convenzionali e schematici. Tony Shalhoub (recentemente diventato molto popolare con la serie televisiva "Monk"), nel ruolo dell'agente dell'FBI di origini arabe, se la cava senz'altro meglio delle affermate star Denzel Washington (Hubbard), Annette Bening (Bridge) e Bruce Willis (Deveraux), il quale, per questa interpretazione, è riuscito ad accaparrarsi - a riprova delle imprevedibili valutazioni della critica e del pubblico - il "Blockbuster Entertainment Award" ed il poco lusinghiero "Razzie Award". | |||
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