CYBERTECH P.D.
  
Produzione: 1995 - USA, Action Pix Productions Inc./Videal GmbH, col., 90 min.
Regia: Rick King
Sceneggiatura: Wynne McLaughlin e Frederick Bailey
Musica: Micheal Hoenig
Interpreti: Lorenzo Lamas, Chris Sarandon, Peter Coyote, Kari Salin, Barry Flatman, Tod Thawley, Barry Yourgrau, Calvin Green, Catherine N. Blythe, Lori Heath, Lynne Cormack, Christopher Kennedy, Roy Lewis, Kelley Grando, Dana Brooks, Earl Mann, Ron Small, Ronnie King, Robert Bidaman, Chris Marren, Robert B. Kennedy, Henry Chan, Ola Sturik
La realtà virtuale nell'anno 2008 è ormai entrata nel quotidiano. In campo ludico impazza "Le guerre del cartello", ultimo e ultraviolento gioco distribuito dal re dei videogames Reginald Matthews (Chris Sarandon), mentre la legge, attraverso il proprio dipartimento tecnologico Cybertech, ne fa largo uso nella ricostruzione di scene del crimine e nelle indagini conseguenti. E' proprio Matthews, tuttavia, a non accontentarsi della virtualità per i suoi sadici divertimenti, e ad infierire realmente sui bellissimi e docili cloni femminili che gli fornisce Vivyan, ambiguo e geniale scienziato (Peter Coyote). Ma i cadaveri identici che cominciano ad apparire ovunque mettono in moto le indagini, e l'agente Chase (Lamas) ancor più motivato dall'assassinio del suo collega, si getta nella mischia per risolvere il caso.

Improponibile la coppia formata da uno sciatto e pachidermico Lorenzo Lamas, sorta di "monnezza" cibernetico che naviga spaesato tra le ambientazioni reali e virtuali nelle quali di volta in volta lo coinvolge una sceneggiatura incerta e confusionaria, e la dolce Kari Wuhrer (Anaconda, Arac Attack), che nei credits appare col nome di Kari Salin. Di qualità la coppia di villain, composta da Peter Coyote e Chris Sarandon, interpreti in passato in pellicole di buon livello e purtroppo oramai relegati in opere di modesto valore come questa.

Titolo alternativo: Terminal Justice.

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