Stanchi delle continue agitazioni del personale, i dirigenti della Megaditta autorizzano la clonazione del ragionier Ugo Fantozzi - impiegato umile e servile e quindi assolutamente affidabile - utilizzando una ciocca di capelli conservata dalla moglie Pina. Tornato tra i vivi, Fantozzi va incontro ad una nuova serie di tragicomiche disavventure che ribadiscono il suo destino di eterno perdente, sia sul lavoro che nella vita privata.
Incaricato di sorvegliare il figlio del Megapresidente che ne vuole forgiare il carattere fin troppo mite in vista della sua futura carriera aziendale, Fantozzi lo fa fuggire dal collegio-prigione nel quale è rinchiuso insieme ad altri bambini...
La mania per il gioco del Super Enalotto - complice anche la sbadataggine della moglie che dimentica di giocare una schedina vincente - lo riduce sul lastrico e crea un clamoroso equivoco con l'irraggiungibile signorina Silvani...
L'arrivo della nipote Ughina lo coinvolge in una umiliante serata tra gli spogliarellisti del gruppo "Centocelle Nightmare"...
Un equivoco su un invito alla festa di capodanno presso la villa della contessa Serbelloni Vien Dal Mare, lo costringe ad una fuga vergognosa con il rischio di essere scambiato per un profugo albanese...
Raggiunta, infine, una spiaggia, Fantozzi si imbatte in un ingenuo extraterrestre sceso sulla Terra nella convinzione di aver scoperto il migliore dei mondi possibili.