SPECIES
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Titolo italiano: SPECIE MORTALE | |||
Produzione: 1995 - USA, MGM, col., 108 min. | |||
Regia: Roger Donaldson | |||
Sceneggiatura: Dennis Feldman | |||
Effetti speciali: Steve Johnson, Richard Edlund, H.R. Giger | |||
Musica: Christopher Young | |||
Interpreti: Ben Kingsley, Michael Madsen, Alfred Molina, Forest Whitaker, Marg Helgenberger, Natasha Henstridge, Michelle Williams, Jordan Lund, Don Fischer, Scott McKenna, Virginia Morris, Jayne Luke, David K. Schroeder, David Jensen, Esther Scott | |||
I
segnali inviati nello spazio dagli americani nel 1974 per cercare un contatto
con eventuali intelligenze extraterrestri ricevono, dopo 20 anni, una doppia
sbalorditiva risposta: un primo messaggio contenente la formula di un catalizzatore
per trasformare il metano in una fonte inesauribile di energia pulita, ed
un secondo contenente la sequenza di un DNA alieno. Poiché il progetto tecnologico funziona, gli scienziati si convincono della buona fede degli interlocutori e cedono, imprudentemente, alla tentazione di sperimentare anche quello genetico. Da un ovulo umano fecondato con il DNA modificato nasce "Sil", una femmina all'apparenza normale ma il cui metabolismo di crescita incredibilmente accelerato è solo il primo indizio della sua profonda diversità. Quando, nel crescente timore di aver dato vita ad un mostro, Xavier Fitch, responsabile dell'operazione, decide di sopprimerla, la bambina, dimostrando intuito e capacità sovrumane, fugge dal laboratorio e salta sul primo treno che passa. Durante il viaggio Sil subisce una straordinaria metamorfosi e giunge a Los Angeles ormai trasformata in un'affascinante ragazza, che un incontrollabile istinto riproduttivo alieno spinge alla ricerca di un partner con cui generare una stirpe di mutanti destinata, in breve tempo, a sostituire l'umanità. Per trovarla e fermarla, Fitch organizza una squadra composta dall'antropologo Dr. Stephen Arden, dalla biologa molecolare Dr. Laura Baker, dall'empatico Dan Smithson, in grado di percepirne la presenza, e da Preston Lennox, investigatore con licenza di uccidere. La caccia si snoda attraverso la scia di omicidi che la ragazza lascia dietro si sè, e si conclude nelle tortuose gallerie della rete fognaria dove Sil, ormai del tutto aliena anche nell'aspetto, si è rintanata per dare alla luce il mostruoso ibrido che ha procreato. |
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Controversa produzione realizzata con il limitato budget di 30 milioni di dollari, con i talenti riuniti di Richard Edlund (curatore anche degli effetti visivi della saga di Guerre stellari) e di Hans Rudi Giger (ideatore del mostro di Alien) e con un cast solido ma privo di una vera e propria star: la splendida esordiente Natasha Henstridge nel ruolo di Sil avrebbe poi finito con il monopolizzare il successo. Va comunque ricordato, nel ruolo dell'antropologo Arden, vittima di Sil e involontario "padre" della sua creatura, l'attore Alfred Molina (la guida che tenta di rubare la statuetta d'oro ad Indiana Jones nel prologo de I predatori dell'arca perduta), che impersona il terribile Dr. Octopus nel recentissimo Spider Man 2. | |||
Nelle intenzioni del regista Donaldson il soggetto dovrebbe suggerire una metafora del moderno colonialismo, ma qualche commentatore vi ha letto anche un discorso sulla maternità negata, agganciando le peripezie della perseguitata madre aliena alle scenografie "uterine" dei vicoli e dei cunicoli bui. Senza soffermarci a ricercare referenze tematiche letterarie o a cogliere derivazioni stilistiche dal primo Alien, il film va forse più prudentemente considerato come un onesto lavoro di pura evasione che mette efficacemente a servizio della fantascienza gli stereotipi dell'horror e del thriller erotico. Il film ha avuto due sequel: Species II (1997) e Species III (2004). |
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