Delbert Mosley, fotografo affermato ma in temporanea crisi di ispirazione, crede di essere vicino al più sensazionale scoop giornalistico quando, sviluppando una pellicola custodita da 25 anni in una vecchia macchina da ripresa, scopre l'istantanea di un extraterrestre nell'atto di aggredire un uomo. Mosley tenta invano di ricostruire l'accaduto, e, dileggiato da autorevoli militari e scienziati, decide infine di confidare la scoperta ad un reporter. Ma l'articolo che viene subito pubblicato ironizza ferocemente sulla sua professionalità e Mosley, venuto alle mani con il direttore del giornale, finisce in prigione. A trarlo d'impaccio è la giovane Paige Davis che avendo letto la notizia ha riconosciuto nell'uomo aggredito dall'alieno il padre misteriosamente scomparso tanti anni prima: insieme con lei e con un bizzarro ufologo dilettante, Mosley non solo ricostruisce l'accaduto ma scopre che gli extraterrestri, da tempo confusi tra gli uomini, hanno conquistato posizioni di prestigio nel mondo della politica e dell'informazione e stanno per ultimare l'invasione del pianeta.

Piacevole commedia fantascientifica prodotta per il piccolo schermo, che si fa perdonare lo sviluppo un po' frammentario mettendo in campo un cast eterogeneo e interessante nel quale a fianco di Bill Campbell (protagonista di Rocketeer) primeggiano, in ruoli secondari ma coloriti, Rod Steiger nella parte di un ricercatore aeronautico e Jill St. John in quella di una svampita star degli scifi-movie di serie Z. Il tema degli alieni già sbarcati in segreto sulla Terra, ed in piena attività per assumerne il controllo all'insaputa degli uomini, ricorda il classico Essi vivono (1988) e verrà riproposto in The Arrival (1996).