LAI
WONG
|
|||
Produzione: 1991 - Hong Kong/Giappone, Golden Harvest, col., 91 min. | |||
Regia: Simon Nam (Ngai Kai Lam) | |||
Sceneggiatura: Ngai Kai Lam | |||
Musica: Fei Lit Chan | |||
Interpreti: Siu-Wong Fan, Bin Shimada, Faan Mooi Saang, Ka-Kui Ho, Yukari Ôshima, Tetsuro Tamba, Gloria Yip, Frankie Chin, Philip Kwok, Cheng Chuen Yam | |||
Nell'ipotetico 2001 nel quale la storia è ambientata, il sistema carcerario è nelle mani di potenti lobbies private che garantiscono la massima sicurezza e la custodia dei reclusi ricorrendo ad ogni sorta di violenza. Ricky-Ho, colpevole di avere eliminato il trafficante di droga che gli ha ucciso la ragazza, viene rinchiuso in una delle loro prigioni e conosce ben presto i metodi ai quali i sadici sorveglianti ricorrono per imporre l'obbedienza. Scampato ad una serie di aggressioni e dopo aver visto i compagni di cella piegati dalla tortura, il giovane si adegua assai bene alla nuova situazione: esperto nelle tecniche delle arti marziali e in possesso di poteri paranormali, egli comprende che per sopravvivere deve dimostrarsi più forte degli aguzzini e dei loro protetti. | |||
Ngai Kai Lam colloca la vicenda nel futuro, ma soltanto per sfuggire a quel minimo di coerenza logica che la renderebbe altrimenti inintellegibile. Pur situandosi tematicamente nel filone inaugurato da 1999 Fuga da New York, il film è privo di qualsiasi connotazione politica o fantasociologica e si riduce ad una pretestuosa rilettura degli "manga" giapponesi, con un occhio ben rivolto alle imprese di Bruce Lee, per inscenare una parossistica sequenza di sanguinosi duelli esplicitamente ispirati al gore più scatenato. Il finale, che si apre sul sogno di libertà del protagonista e sulla mostruosa mutazione del direttore del carcere in una creatura degli inferi, sposta appena il racconto sul piano del fantasy e del surreale. |
|||
Conosciuto anche con il titolo americano The Story of Ricky. |
|||
© | |||
|