THE GOOD BOOK
  
Produzione: 1997 - USA, Drop Dead Films, b/n e col., 92 min.
Regia: Matthew Giaquinto
Sceneggiatura: Matthew Giaquinto, Barry Gerdsen
Effetti speciali: Fred Kraemer's East Coast Effects
Musica: Chris Paine
Interpreti: Bryan Campbell, Barry Gerdsen, Chris Paine, Alan Ambron, Mark Banks, Todd Casale, Mike Lynch, Russell Scott, Ed Farmer

Nel futuro, Internet è diventato l'unico strumento in grado di garantire la sopravvivenza della civiltà. La Terra ha subito un irreversibile degrado ambientale e ciascun popolo ha demandato l'attività di governo ad un'unica struttura sovranazionale che per mezzo della corporazione informatica GVC (la "Geographically Viable Control") presiede allo svolgimento delle relazioni interpersonali, alla diffusione delle informazioni, al soddisfacimento delle necessità quotidiane. In ogni abitazione è presente un computer e il mondo è alla portata di tutti, docilmente racchiuso nello schermo del video. Ai cittadini è proibito allontanarsi dalle case, poiché nelle strade si è esposti al pericolo di spaventose mutazioni e coloro che si sono avventurati all'esterno, in un folle gesto di incoscienza o di ribellione, vagano adesso come pericolose creature prive di volontà e di ragione. Gli unici uomini ai quali è concesso circolare liberamente sono i tecnici della GVC, quotidianamente indaffarati a riparare i guasti dei computer.
Durante lo svolgimento di un incarico, Joseph Cyrus
, uno dei riparatori, è contattato da uno strano individuo che, affermando di essere Gesù, sostiene la necessità di distruggere Internet per restituire all'uomo il senso della vita e della morte. Joseph, che non si è mai posto troppe domande e che non ha mai inseguito alti ideali, si trova per la prima volta ad affrontare una scelta drammatica: Gesù gli chiede di liberare nella rete il "Satan Bug", un virus contro il quale non esiste difesa, che potrebbe frantumare l'intero sistema e le sue rassicuranti, artificiali certezze.

La critica ha riconosciuto nel film dell'indipendente Matthew Giaquinto un'opera originale, intelligente e interessante. Come altre pellicole degli anni '90, l'argomento riflette sulle possibili involuzioni della tecnologia e dell'informatica ambientandole in un contesto che riecheggia le ipotesi avveniristiche dell'orwelliano "1984".
Costruito con buoni effetti speciali e sviluppato con buon ritmo, il film non avrebbe nulla da invidiare alle grosse produzioni hollywoodiane pensate per il successo al botteghino con generosi investimenti finanziari.

©