ORBIT
  
Titolo italiano: ORBITA LETALE
Produzione: 1996 - USA, US Multimedia, col., 90 min.
Regia: Mario Van Cleef (Ulli Lommel)
Sceneggiatura: Bud Garrison
Effetti speciali: Alex Imbastari
Musica: Robert J. Walsh
Interpreti: Casper Van Dien, Bentley Mitchum, Kelly Ann Sweeney, Joe Estevez, Ron Robbins, Carrie Mitchum, Ulli Lommel, Nick Wilder, Christopher Mitchum, Jan-Michael Vincent, Barry Hickey, Tyler MacDuff

Una commissione d'inchiesta interroga il dottor McKenna, responsabile ad Houston del progetto segreto "Frontier V", per conoscere la causa che ha rischiato di volgere in tragedia il volo di uno shuttle durante la messa in orbita di un satellite spia. McKenna riferisce che la missione fu sabotata dal sistemista Cooper il quale, alleato con i terroristi della "Milizia", mandò in tilt le apparecchiature computerizzate della NASA; ricorda le drammatiche fasi dell'inseguimento e della cattura del traditore e la sua morte a seguito di uno scontro a fuoco; e sottolinea l'intervento provvidenziale di Max Braun, veterano dei voli nello spazio, che dalla sala operativa non solo avrebbe guidato i tre astronauti dello shuttle nell'innesco manuale del satellite, ma li avrebbe salvati riuscendo a neutralizzare il virus informatico. Le conclusioni di McKenna sono, tuttavia, fermamente smentite dalla giovane Johnson, comandante della missione: un sensazionale filmato realizzato a bordo quando ormai l'ossigeno stava per esaurirsi, rivela, infatti, che lo shuttle riprese a funzionare soltanto dopo essere stato attraversato da un'ondata di energia liberata da un gigantesco disco volante giunto in soccorso. Mentre la Johnson dichiara la necessità di rimuovere il segreto militare sull'esistenza degli extraterrestri e riconoscere che le loro intenzioni sono amichevoli, McKenna ritiene che ciò non varrà comunque a molto: gli uomini continueranno ad uccidersi l'un l'altro per stupide questioni di odio o di ideologia.

Debole sotto il profilo della tensione e inutilmente prolisso nel raccontare la sanguinosa caccia ai sabotatori, il film si riscatta per l'accurata descrizione del lavoro degli astronauti e delle riprese nello spazio, per l'amara considerazione finale e per quel gigantesco disco volante che richiama alla mente le astronavi di Independence Day ribaltando il significato della loro presenza.

Christopher, Bentley e Carrie Mitchum, figlio e nipoti del grande Robert, si dividono le parti tra i comprimari e il regista Ulli Lommel riserva per sé il ruolo del risoluto Braun.

Titoli alternativi: Lethal Orbit, Vital Contact, Countdown to Disaster.

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