TERMINAL VIRUS
  
Produzione: 1995 - USA/Filippine, Concorde-New Horizons, col., 74 min.
Regia: Dan Golden
Sceneggiatura: Stephen McPherson
Musica: Timothy Wynn
Interpreti: Kehli O'Byrne, James Brolin, Nikki Fritz, Bryan Genesse, Craig Judd, Richard Lynch, Susan Africa, Elena Sahagun
I sopravvissuti ad uno spaventoso conflitto mondiale combattuto con armi chimiche e batteriologiche sperimentali sono decimati da un terribile virus che si trasmette con l'attività sessuale. I nuovi governanti, nell'impossibilità di debellare il virus, proibiscono il sesso in maniera drastica, comminando ai trasgressori, dopo un sommario processo, la pena capitale. La società è divisa in due settori separati e sorvegliati che allontanano gli uomini dalle donne impedendo loro ogni forma di contatto. Nonostante le drastiche misure e i rigorosi controlli, il giovane Joe Knight, seguendo gli insegnamenti del defunto padre scienziato, sta sperimentando segretamente in una piccola comunità un siero - grazie al quale lui stesso è venuto al mondo - che potrebbe rappresentare un antidoto al virus e consentire la ripresa della vita normale. Quando l'attività è scoperta, il comandante Calloway, capo di un corpo di fanatici paramilitari già responsabili dell'assassinio dello scienziato, interviene per sterminare i ribelli, ma contro di lui si schiera un suo subordinato, McCabe, che ancora ha fede nel futuro dell'umanità.

Mediocre avventura post-apocalittica, prodotta da Roger Corman, che ipotizza l'imbarbarimento dell'uomo e i soliti scenari di distruzione alla Mad Max.
Lo spunto, piuttosto singolare nel suo pessimismo, evita accuratamente (forse anche per esigenze di distribuzione sul piccolo schermo) gli sviluppi più scabrosi (l'idea dell'omosessualità non è neppure sfiorata), senza tuttavia dimenticare qualche scena di nudo, e banalizza i protagonisti al punto da farli apparire ottusi fino all'insensatezza.

©