FOREVER YOUNG
Titolo italiano: AMORE PER SEMPRE
Produzione: 1992 - USA, Icon Production, col., 102 min.

Regia: Steve Miner

Sceneggiatura: Jeffrey Abrams
Musica: Jerry Goldsmith

Interpreti: Mel Gibson, Isabel Glasser, Jamie Lee Curtis, Elijah Wood, Joe Morton, George Wendt, Nicolas Surovy, David Marshall Grant, Robert Hy Gorman, Millie Slavin, Veronica Lauren, Art LaFleur, Michael A. Goorjian, Eric Pierpoint, Walt Goggins

Una occupazione stimolante, anche se pericolosa, una bella ragazza che non sa decidersi a chiedere in moglie, una cerchia di amici sinceri, primo fra tutti Harry, che è anche un geniale inventore. Daniel McCormick (Gibson), giovane pilota collaudatore americano, sembra non aver altro da chiedere alla vita. E' il 1939, ma la seconda guerra mondiale vista dagli Stati Uniti sembra ancora lontanissima, anche se Daniel sta testando il prototipo del bimotore B-25 "Mitchell", l'aereo che tre anni più tardi diverrà protagonista del primo bombardamento di Tokyo.
In ritardo per le titubanze di Daniel, Helen ha un grave incidente attraversando la strada, e cade in coma irreversibile. Sconvolto, il pilota si offre come cavia per un esperimento di ibernazione che Harry sta conducendo, ma il laboratorio viene distrutto da un incendio e lo scienziato muore nel tentativo di salvare l'amico. Dimenticata, la capsula criogenica finisce in un magazzino dell'esercito e solo il caso riporta alla vita Daniel, per mano di due ragazzini che, giocando, riescono ad aprirla.
Quando si avventura all'esterno, Daniel si trova in un mondo sconosciuto, e scopre che il periodo trascorso in stato di ibernazione non è durato un anno come progettato, ma oltre 50, e che ora si trova nel 1992. Ospite in casa di Nat Cooper, uno dei due bambini che l'hanno risvegliato, il pilota comincia ad accusare strani malesseri, e cercando di rintracciare l'amico Harry, trova alla fine la figlia di questi, ormai donna di mezza età, che conserva tutti gli appunti del padre.
Dai quaderni Daniel apprende ciò che Harry aveva scoperto troppo tardi, e cioè che una volta uscito dall'ibernazione l'organismo recupera fatalmente il tempo passato in stasi: i dolori accusati segnalano l'avvio dell'inarrestabile processo di invecchiamento che lo sta riportando alla sua età anagrafica. Ma Daniel fa anche un'altra incredibile scoperta: la sua Helen, guarita, ha vissuto la sua vita senza di lui ed ora si è ritirata a vivere nella cittadina costiera dove ambedue sono cresciuti. Inseguito dall'FBI che lo ha identificato e vuole ad ogni costo mettere le mani sulla tecnologia dell'ibernazione, Daniel - ormai canuto ottantenne - riesce a raggiungere la donna, per trascorrere con lei il tempo che gli rimane.
La critica più intransigente ha bollato questo film come bieca operazione commerciale che punta al successo attraverso una storia strappalacrime. Giudizio severo, cui forse non è estraneo il timore di mostrare commozione, sinonimo per qualcuno di debolezza, davanti ad una storia di buoni sentimenti, di malinconia e di rimpianto per le cose non dette, che avrebbero potuto cambiare eventi e destini.
Il film rimane comunque un prodotto assai ben confezionato, non privo di ironia e con un cast notevole, tra cui il piccolo ma già bravissimo Elijah Wood, futuro Frodo ne Il Signore degli Anelli
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