Dopo un disastro ecologico di immani proporzioni, i sopravvissuti si contendono il possesso della terra che, pure sterile e inospitale, rimane l'ultima speranza per rifondare un nucleo di civiltà. Bande di razziatori motorizzati percorrono il territorio semidesertico colpendo i malcapitati con la più barbara delle violenze. Per i deboli, riuniti in piccole comunità tribali, la vita e la sopravvivenza sono legate alla speranza di conquistare alla loro causa un guerriero forte e coraggioso: quando incontrano l'uomo - Brodie, l'avventuriero solitario -, per i sanguinari signori della guerra è l'ora della resa dei conti.

Il film, prodotto da Santiago e da Roger Corman, è un anonimo western post-apocalittico che riprende, senza fantasia, storie e situazioni già proposte molte altre volte sullo schermo, da Mad-Max in poi.
Recensito con pessimi giudizi dagli americani, il film non vanterebbe neppure quel minimo di spettacolarità che una vicenda interamente giocata su sparatorie, inseguimenti e combattimenti corpo a corpo, farebbe legittimamente aspettare.