ZONE 39
 
Produzione: 1996 - Australia, col., 95 min.
Regia: John Tatoulis
Sceneggiatura: Deborah Parsons
Effetti speciali: Aaron Beaucaire
Musica: Burkhart von Dallwitz
Interpreti: Peter Phelps, Carolyn Bock, William Zappa, Bradley Byquar, Alex Menglet, Jeff Kovski, James Benedict, Amanda Buchanan, Mark Campbell, Terry Carter, Stuart Fraser, Annika Glac, Paul Hoder, Nadja Kostich
Per porre termine ad una quarantennale guerra che insanguina il pianeta, l'Unione Centrale - grande potenza economica e militare - si interpone tra i contendenti, le Repubbliche Federate ed i Nuovi Territori Uniti, imponendo una problematica tregua. Il trattato che viene stipulato tra le due fazioni traccia una linea di demarcazione che corre lungo una terra di nessuno, un deserto creato dal conflitto, minato su ambedue i versanti e pattugliato dalle forze dell'Unione.
La Zona 39 è uno dei settori in cui è diviso il confine, ed a sorvegliarla è preposto il soldato Leo Megaw, un uomo tormentato e sconvolto dalla perdita della moglie, soppressa da emissari del governo mentre si accingeva a rendere di dominio pubblico un complotto dello stato, volto a rendere permanente la pace contaminando il territorio con prodotti tossici.
Nella solitudine di quel remoto avamposto, Megaw, macerato dall'odio e dal risentimento, perso nei suoi sogni di vendetta, e dedito al Novan, un potente allucinogeno che gli consente di sognare la moglie morta, sprofonderà pian piano nella follia.
 
Tatoulis dirige con convinzione (il soggetto originario è suo) una storia incentrata sul dramma psicologico di un solo personaggio, traendone un'opera valida, cui contribuisce la buona interpretazione di Peter Phelps. Anche pellicole tutto sommato modeste come questa confermano la capacità del cinema australiano di produrre opere impegnate e originali.
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