2010
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Titolo italiano: 2010 - L'ANNO DEL CONTATTO | |||
Produzione: 1984 - USA, Metro Goldwyn Mayer, col., 116 min. | |||
Regia: Peter Hyams | |||
Sceneggiatura: Peter Hyams, ispirata al racconto di Arthur C. Clarke | |||
Effetti speciali: Digital Productions, Entertainment Effects Group, Video Image | |||
Musica: David Shire | |||
Interpreti: Roy Scheider, Keir Dullea, John Lithgow, Helen Mirren, Bob Balaban, Douglas Rain, Madolyn Smith, Dana Elcar, Taliesin Jaffe, James McEachin, Mary Jo Deschanel, Elya Baskin, Saveli Kramarov, Oleg Rudnik, Natasha Shneider, Vladimir Skomarovsky, Victor Steinbach, Jan Triska, Larry Carroll, Herta Ware, Cheryl Carter, Ron Recasner, Robert Lesser | |||
Sono
trascorsi nove anni da quando si sono perse le tracce della missione partita
verso Giove a bordo della Discovery, e gli Stati Uniti sono impegnati nella
costruzione di una seconda nave che dovrà far luce sulla sorte toccata
alla prima spedizione. Al dottor Heywood Floyd (questa volta interpretato dall'attore Roy Scheider), che si è ritirato dal progetto, un emissario del governo russo rivela che i sovietici hanno già pronta sulla rampa di lancio la Leonov. Floyd accetta l'offerta di unirsi a quegli astronauti in partenza e di aiutarli, visto che comunque raggiungeranno la Discovery un anno prima degli americani. Giunto senza problemi nelle vicinanze del pianeta gigante, l'equipaggio della Leonov rileva tracce di vita su Europa, uno dei satelliti di Giove, e tenta invano di esplorare il colossale monolito scoperto da Bowman nel punto di librazione tra Io e il pianeta gigante. Poi viene avvistata e agganciata la nave perduta ed il programmatore di Hal 9000, che si è unito alla spedizione, sale a bordo per riattivarlo. E mentre sulla Terra un grave incidente internazionale sembra preludere allo scontro finale tra le due superpotenze, Floyd riceve l'incredibile visita dello scomparso Dave Bowman, che lo esorta ad allontanarsi in fretta dal pianeta, dove sta per avvenire "...qualcosa di meraviglioso." |
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Se dovesse essere valutato soltanto come sequel di 2001 Odissea nello spazio, questo 2010 non potrebbe evitare di rimanere schiacciato dall'inevitabile confronto col capolavoro di Kubrik. Preso a sé tuttavia il film di Hyams, ancorchè appaia datato, è un prodotto più che dignitoso, diretto con buon mestiere sulla base di una avvincente sceneggiatura ricavata dallo stesso regista dal primo dei tre seguiti che Clarke ha dedicato alla saga. Il cast è importante, le scenografie accurate e gli effetti speciali di ottimo livello, (anche se non raggiungono la perfezione inarrivabile di 2001). Giove, stella mancata. Ipotesi avanzata in passato, e qui risolta dalla misteriosa entità supernaturale che crea milioni di copie del colossale monolito e le deposita sul pianeta aumentandone la massa di quanto basta a innescare la reazione nucleare. Hyams, accreditato di aver seguito fedelmente il testo di Clarke, scrittore e scienziato di chiara fama scomparso nel 2008, non ne fa cenno, ma si deve presumere che abbia anche avuto luogo un adeguato allargamento delle orbite dei quattro satelliti galileiani che altrimenti non avrebbero potuto sopravvivere alla vampa infuocata del nuovo sole appena nato, come accade alla Discovery che si sacrifica per consentire la fuga della Leonov. I tre piccoli nuovi mondi donati agli uomini (visto che Europa è off-limits) sono infatti troppo vicini al loro primario: Mercurio, che dista circa 60 milioni di Km. dal Sole è un mondo calcinato... Titoli alternativi: 2010: Odyssey Two; 2010: The Year We Make Contact . |
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