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MAX
HEADROOM: 20 MINUTES INTO THE FUTURE |
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Produzione:
1985
- G.B., Chrysalis, col., 60 min. |
Regia:
Annabel Jankel, Rocky Morton |
Sceneggiatura:
Annabel
Jankel, Rocky Morton, Steve Roberts, Colin Wilson |
Effetti
speciali: John
Humphreys, Ian Scoones |
Musica:
Chris
Cross, Midge Ure |
Interpreti:
Matt
Frewer, Nickolas Grace, Amanda Pays, Hilary
Tindall, Morgan Sheppard, Paul Spurrier, Hilton McRae, George Rossi, Roger
Sloman, Anthony Dutton, Constantine Gregory, Lloyd McGuire, Elizabeth Richardson,
Gary Hope |
Il
famoso reporter Edison Carter (Matt Frewer) intende denunciare
il Network 23 - l'emittente per la quale lavora - perché sta impiegando
nelle sue trasmissioni massicce dosi di messaggi subliminali che provocano
danni irreversibili al sistema nervoso fino a far letteralmente scoppiare
il cervello dei "teledipendenti" psicologicamente più vulnerabili.
Penetrato nei laboratori in cerca di prove, viene però scoperto.
Costretto ad una fuga precipitosa, Carter si schianta con la moto contro
la sbarra di un checkpoint - sulla quale è la scritta "Max Headroom"
- e cade in coma. Il Network obbliga Bryce Lynch, il genio dell'informatica
che ha ispirato il diabolico progetto, a sondare, per mezzo di terminali
computerizzati, tra i ricordi del giornalista per capire quanto abbia realmente
appreso e, convinto che sia ormai spacciato, ne fà generare una copia
digitale per presentarla sul piccolo schermo affinché nessuno abbia
sospetti sulla sua scomparsa.
Ma Carter si riprende dal coma e torna più determinato che mai alla
sua battaglia trovando preziosi alleati nell'amica Theora Jones (Amanda
Pays) e nel suo alter-ego, ribattezzato "Max Headroom", che,
pur essendo un corpo virtuale, ha imprevedibilmente sviluppato una propria
personalità e una libera autonomia di giudizio. |
Proposto
per la prima volta in un programma di video musicali del britannico Channel
4, "Max Headroom" si afferma come emblematica icona della (già
quasi imperante) tecnologia dell'alienazione in questo film televisivo
che inaugura un noto serial Tv, da molti definito il primo di "fantapolitica
cyberpunk". |
La storia è, indubbiamente, interessante. Ambientata in un prossimo
futuro nel quale la televisione è diventata l'insopprimibile presenza
dominante, intreccia una lucida critica sull'incontrollabile potere dei
mass media (un discorso tanto più coraggioso in quanto fatto dalla
televisione sulla televisione) con i temi della realtà virtuale,
anticipando spunti e situazioni largamente rielaborati dal cinema dei nostri
giorni. |
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