Il barone Frankenstein crea Eva per offrirla come compagna all'uomo artificiale - poi ribattezzato Victor - che da poco tempo ha costruito. Ma un incendio distrugge il laboratorio ed egli, convinto che la prima creatura sia andata distrutta, decide di tenere Eva per sé. Mentre lo scienziato provvede all'educazione della graziosa pupilla - che ignara delle proprie origini crede di soffrire di amnesia - il mostro, scampato alle fiamme, percorre il suo fatale calvario che lo vede finire in carcere accusato ingiustamente della morte del nano Rinaldo, l'unico essere umano che gli aveva mostrato amicizia. Le cose, nel frattempo, non vanno bene neanche per Frankenstein: geloso di Eva, sempre più desiderosa di indipendenza, le rivela le spaventose circostanze della sua nascita ottenendo soltanto che il suo orrore si trasformi in un sentimento di pietà verso Victor, del quale comincia a percepire telepaticamente l'esistenza...