Dalla breve esposizione dell'intreccio si può lecitamente pensare che il film sia molto vicino alla moda italiana del thriller erotico (con particolare debito verso Sotto il vestito niente) e non abbia nulla a che fare con la fantascienza. In realtà, la vicenda si svolge in un ipotetico futuro, in una società altamente tecnologizzata e decadente dominata dai mass media e dal culto dell'immagine prefabbricata: un mondo profondamente alienato che si nasconde dietro il luccichio delle luci artificiali, la superficiale comunicazione del videoclip, l'epidermico benessere di una lussuosa abitazione accessoriata di gadget computerizzati. La scelta dell'ambientazione e lo strano miscuglio di stili nella colonna sonora sarebbero indizi di un'ispirazione (pur vagamente) intellettualistica, ma il film, nell'insieme, sembra testimoniare soltanto quell'astuto compiacimento, emblematico di un'operazione puramente commerciale.

Virginia Hey, una delle guerriere di Mad Max 2, interpreta Diane.
Negli Stati Uniti il film è conosciuto con il titolo Obsession: A Taste for Fear.