STEEL
DAWN
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Titolo italiano: ALBA D'ACCIAIO |
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Produzione: 1987 - USA, Yellowpine, col., 102 min. | |||
Regia: Lance Hool | |||
Sceneggiatura: Doug Lefler | |||
Musica: Brian May | |||
Interpreti: Patrick Swayze, Lisa Niemi, Anthony Zerbe, Christopher Neame, Brion James, John Fujioka, Brett Hool, Marcel Van Heerden, Arnold Vosloo, James Whyle, Russel Savadier, Joe Ribeiro, Alex Heyns, Brad Morris, Tullio Moneta, David Sherwood | |||
In una terra inaridita e spopolata da un conflitto atomico, gruppi di sbandati lottano per il possesso dell'acqua. Nomad (Patrick Swayze), guerriero senza patria e senza bandiera, prende a cuore le sorti di una famiglia di contadini composta da Kasha (vedova di un suo antico compagno), dal suo bambino e dal vecchio Tark (Brion James), e decide di aiutarla nella costruzione di un acquedotto che potrebbe rendere fertile la valle nella quale vive. Il progetto è però ostacolato da Damnill (Anthony Zerbe), autentico tiranno della regione, che con i suoi uomini guidati da Sho (Christopher Neame) non intende perdere il potere conquistato con la forza e con il terrore e teme l'insediamento di nuovi agricoltori. Quando Damnill rapisce suo figlio, Kasha è disposta, pur di riaverlo, a rivelargli l'esistenza di una sorgente sotterranea che gli darebbe un potere assoluto, ma Nomad impugna le armi e dopo aver sgominato i nemici si allontana, solitario come era venuto, lasciando che i coloni costruiscano la loro città e un avvenire di pace. | |||
Anche se l'idea è originale, appare fin dall'inizio impresa
impossibile (e forse poco rispettosa) rifare uno dei più classici
western, Il cavaliere della valle solitaria,
in chiave di racconto post-apocalittico. Il talento negli interpreti non
manca; mancano l'atmosfera mitica, la fiabesca e magica semplicità,
la consapevole celebrazione degli archetipi di un genere che hanno fatto
dell'altro un'opera irripetibile. |
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