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HOMBRE
MIRANDO AL SUDESTE
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Produzione:
1986
- Argentina, Cinequanon,
col., 105 min. |
Regia:
Eliseo Subiela |
Sceneggiatura:
Eliseo
Subiela |
Musica:
Pedro
Aznar,
frammenti da Ludwig van Beethoven |
Interpreti:
Hugo
Soto, Lorenzo
Quinteros, Ines Vernengo, Cristina Scaramuzza, Tomas Voth, David Edreey,
Rubens Correa, Rodolfo Rodas, Horacio Marassi, Jean Pierre Reguerraz, Rodolfo
Elsegood, Tito Haas |
In
un ospedale psichiatrico di Buenos Aires il dottor Denis si occupa di Rantés,
un giovane che sostiene di essere un alieno venuto sulla Terra per studiare
la mentalità degli uomini. Dapprincipio, Denis ritiene di avere a
che fare con un singolare caso di paranoia, ma poi comincia a dubitare della
sua opinione rimanendo, suo malgrado, coinvolto dalla personalità
del ragazzo,
che è solito contemplare in silenzio il cielo di sud est (...da quella
direzione egli aspetta un contatto con il suo pianeta),
e dalle sue non comuni intuizioni. Nel corso di lunghi e frequenti colloqui
il medico impara ad apprezzare lo strano ospite cogliendo in lui una indefinibile
affinità, ma il rispetto che i due si manifestano reciprocamente
suscita perplessità nel direttore della clinica, che teme un'influenza
negativa sugli altri pazienti. Quando, poi, nell'ospedale si verifica un'improvvisa,
imprevedibile rivolta, la direzione ne attribuisce la responsabilità
al magnetismo di Rantés capace di trascinare le folle come un direttore
d'orchestra di eccezionale talento. Nonostante le proteste del dottor Denis,
il paziente gli viene sottratto per essere sottoposto ad una pesante terapia
di droghe e tranquillanti che ne annullano inesorabilmente la voglia di
vivere. |
Malamente
distribuito e poco noto al grande pubblico, il film, scritto e diretto
da Eliseo Subiela, è una bella parabola sui temi della diversità
e della tolleranza che si sviluppa sul filo di una denuncia sociale ed
anticipa di quasi venti anni l'americano K-Pax.
Interessante è il ritratto del dottor Denis (l'attore Lorenzo Quinteros),
uomo solitario
con l'hobby del sassofono, sfiduciato, in crisi con la famiglia, che a
contatto con la disarmante "follia" di Rantés (Hugo Soto)
si apre al mondo e agli uomini riscoprendo le ragioni della vita.
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Il film ha collezionato premi in numerose manifestazioni e festival,
tra i quali quelli
di Toronto e L'Avana nel 1986 e di San Sebastián nel 1988.
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Conosciuto
anche con i titoli: Man Facing Southeast,
Man Looking Southeast. |
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