KING
KONG LIVES
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Titolo italiano: KING KONG 2 | |||
Produzione: 1986 - USA, Dino De Laurentiis, col., 110 min. | |||
Regia: John Guillermin | |||
Sceneggiatura: Ronald Shusett e Steven Pressfield | |||
Effetti speciali: Carlo Rambaldi, Doug Beswick, Dean Gates, William D. Harrison | |||
Musica: John Scott | |||
Interpreti: Linda Hamilton, Brian Kerwin, John Ashton, Peter Michael Goetz, Frank Maraden, Peter Elliott, George Yiasomi | |||
Dieci anni dopo essere stato abbattuto sulle torri del World Trade Center, King Kong è ancora vivo, o meglio, sopravvive in stato comatoso grazie alle cure intensive cui lo sottopone la dottoressa Amy Franklin in un ospedale della Georgia. Per amore della scienza o per simpatia verso la sfortunata creatura, la dottoressa progetta di rianimarla e rimetterla poi in libertà, ma affinché il progetto si realizzi occorre trapiantarle un cuore artificiale e sostenerla con una trasfusione di sangue di gruppo compatibile. Quando le speranze sembrano ridursi a zero, la dottoressa Franklin ha notizia del ritrovamento di una femmina Kong nelle foreste del Borneo: il gigantesco animale viene prontamente catturato e trasferito ad Atlanta per consentire ai chirurghi la delicatissima operazione. L'esperimento ha successo, ma mentre i medici controllano con sofisticate strumentazioni i progressi dell'insolito paziente, questi, riprese le forze, fugge dall'ospedale insieme alla compagna. Inseguiti dalle forze armate, la femmina viene catturata ed inutilmente King Kong tenta di liberarla seminando intorno morte e distruzione. Il gigantesco scimmione viene ucciso dall'esercito americano, ma nel frattempo è già nato un piccolo Kong. | |||
Se con il King Kong del 1976 (a sua volta remake dell'edizione classica del King Kong del 1933) aveva sollevato dubbi tra i cinefili ma accontentato il grosso pubblico con un imponente impianto spettacolare, questa volta De Laurentiis disattende anche la più benevola delle aspettative. La presenza di Linda Hamilton (scelta - non si sa bene per quale ispirazione - per il ruolo della dottoressa Franklin), i buoni effetti speciali ed il lavoro di Rambaldi non valgono a rivalutare un soggetto di una banalità sconcertante e tutto lascia credere che la produzione risponda a pure e semplici (seppure non troppo bene vagliate) ragioni commerciali. Il film è passato pressoché inosservato e la nascita del piccolo Kong non ha (per fortuna) solleticato finora la fantasia di altri cineasti. | |||
King Kong è impersonato da Peter Elliott e la sua compagna da George Yiasomi. |
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