CITY LIMITS
Titolo italiano: I CAVALIERI DEL FUTURO - CITY LIMITS
Produzione: 1985 - USA, Videoform Pictures, col., 85 min.
Regia: Aaron Lipstadt
Sceneggiatura: Aaron Lipstadt, James Reigle, Don Keith Opper
Effetti speciali: Kevin Pike
Musica: Mitchell Froom, John Lurie
Interpreti: Darrell Larson, John Stockwell, Kim Cattrall, Rae Dawn Chong, John Diehl, Don Opper, James Earl Jones, Robby Benson, Danny De La Paz, Norbert Weisser

La storia si svolge in un improbabile futuro nel quale una terribile pestilenza ha spazzato via tutti gli adulti risparmiandone uno, Albert (l'attore James Earl Jones) che dopo aver sparato su dei ragazzi che si avvicinano minacciosi al suo rifugio, racconta in flash-back l'avventura del giovane Lee fuggito da casa per cercare emozioni in quello che resta della grande città...
A bordo di una moto il ragazzo arriva nella metropoli, litiga con alcuni teppisti locali e, casualmente, ne uccide uno. L'impresa gli spalanca le porte della banda dei Clippers in accesa competizione con gli altri giovinastri per il predominio sul quartiere. Inseguito dai rivali che vogliono vendicarsi, Lee con i nuovi amici incrocia la casa di Albert che non rifiuta di dar loro una mano sparando qualche fucilata sugli altri.

Il film ripropone i temi del post-apocalittico concentrando l'attenzione sul comportamento dei giovani sopravvissuti: abbandonati a se stessi, liberi dall'ingombrante presenza di genitori o insegnanti o poliziotti, i ragazzi adottano uno stile di vita riflesso dagli eroi dei fumetti. I modelli ai quali si uniformano non sono certamente i borghesucci Topolino o Tex Willer, ma gli avventurieri dalla pistola facile, senza passato né patria, possibilmente fasciati di cuoio, motorizzati e spericolati: insomma, i protagonisti della strada, un po' alla Mad Max.

Realizzato dalla stessa equipe che ha pensato Android, il film viene generalmente considerato un passo falso, privo di spessore e di ironia, banale nell'impostazione e poco coerente: come ha fatto il vecchio Earl Jones a sopravvivere all'epidemia?

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