|
|
OPERATION
DEAD END
|
|
Produzione:
1985
- Germania, Oko-Film/Dieter Geissler Filmproduktion, col., 92 min. |
Regia:
Nikolai Müllerschön |
Sceneggiatura:
Stanislav
Barabas, Nikolai Müllerschön |
Musica:
Jacques
Zwart |
Interpreti:
Uwe
Ochsenknecht, Hannes
Jaenicke, Günther
Maria Halmer, Isabelle
Willer, Felix von Manteuffel, Anton
Diffring, Hannelore
Elsner, Anton Diffring, Gerd Jochum, Heinz Wanitschek, Hugo Schaefer |
Allo
scopo di studiare le possibilità di adattamento dell'uomo in una
situazione prodotta da una catastrofe nucleare, l'équipe del professor
Lang ricostruisce, molto realisticamente, le condizioni di un mondo distrutto
e contaminato su
un'isola, invitando tre volontari
- due uomini ed una donna - a viverci per due mesi. In pieno isolamento,
ma sorvegliate da invisibili circuiti televisivi, le "cavie" di
accorgono che a loro è richiesto molto più di quanto prospettato
all'inizio. Il tempo, infatti, trascorre oltre il dovuto e i tre, in balia
di se stessi, si convincono che la prigionia non avrà termine. Il
dubbio si trasforma in paura; la paura in disperazione; la disperazione
in animalesca volontà di sopravvivenza. |
Anche se il film non sembra aver riscosso particolare attenzione ed
è praticamente semisconosciuto, il racconto parte da uno spunto
interessante che centra una possibile riflessione sulla presunta natura
"obiettiva" della ricerca scientifica,
essendo
l'ipotesi post-apocalittica volutamente simulata.
Anton Diffring è il professor Lang, agghiacciante figura di scienziato
che, con fredda razionalità e calcolata determinazione, spinge
l'esperimento fino alle sue tragiche conseguenze, registrando i drammatici
sviluppi del microcosmo che egli ha ricreato su un angolo perduto di mondo.
|
© |
|
|