Interpreti:
Steve
Sandor, Andrea Savio, William
Ostrander, Mike
Lane, Tony Carrion, Corey Casey, Peter Cooper, Julie Gray, John Harris,
De Michael Mesa, Ken Metcalfe, Cathy Schroeder, Camille Ships, Monique St.
Pierre, Joseph Zucchero |
La
catastrofe nucleare ha trasformato la Terra in un pianeta semidesertico
e selvaggio. L'acqua scarseggia e tra i sopravvissuti si scatenano sanguinose
lotte per il possesso delle poche sorgenti non ancora inaridite, diventate
un bene più prezioso dell'oro. Stryker,
un giovane avventuriero, aiuta una piccola comunità di donne dopo
che una banda di predoni ha rapito una di loro per costringerla a rivelare
l'ubicazione di una riserva d'acqua potabile. Alla testa di un drappello
di coraggiosi guerrieri e di amazzoni battagliere, Stryker guida una spedizione
contro l'accampamento nemico per liberare le prigioniere.
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I
film del filone post-apocalittico degli anni '80 hanno la singolare caratteristica
di somigliarsi tanto gli uni con gli altri da riuscire, con il tempo,
indistinguibili. Stryker ha di nuovo
il fatto di essere prodotto nelle Filippine. Per il resto, come di regola,
il racconto è il solito western mascherato e proiettato in un improbabile
futuro nel quale (oltre alle motociclette) sono sopravvissuti soltanto,
o quasi, donne avvenenti e robusti giovanotti pronti a menare le mani,
divisi tra oppressi ed oppressori. Il vestiario degli altrimenti incolori
protagonisti segue i "tosti" dettami del punk, con qualche concessione
nostalgica agli accessori e alle uniformi della fantascienza in celluloide.
Guerrieri nati, buoni o cattivi, tutti fanno affidamento su un arsenale
di pistole e fucili di calibro e foggia diversa e su un assortimento di
archi, balestre, lance e lame affilate (tutte, apparentemente, lucide
e nuove di zecca), e, consapevoli della dura lotta per la sopravvivenza,
scandiscono il ritmo delle giornate tra rapine, torture, stupri, inseguimenti
e sparatorie nel deserto.
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