Ben Crandall, adolescente di 14 anni, sogna uno strano pianeta e sente una voce che gli suggerisce misteriose formule matematiche. Insieme con Wolfang e Darren, due compagni di scuola appassionati di computer e motori, Ben mette in pratica le indicazioni del sogno e costruisce un'astronave riutilizzando rottami, bidoni e attrezzi in disuso. Una misteriosa sfera di energia magnetica capace di sovvertire la legge di gravità ospita la navicella e dopo qualche tentativo poco felice, il piccolo equipaggio riesce ad innalzarsi dal suolo in direzione delle stelle. Gli improvvisati astronauti correrebbero il rischio di perdersi nello spazio se non venissero contattati da un'astronave extraterrestre: i tre fanno conoscenza con due "piccoli" alieni che, sognando da tempo di incontrare gli uomini dopo averne captato vecchi programmi televisivi, hanno trasmesso telepaticamente a Ben le istruzioni per il volo. Unito da interessi comuni, il gruppo si rivela affiatatissimo, ma i genitori degli alieni deplorano la videodipendenza dei loro figli e fanno in modo di allontare i tre ospiti rimandandoli sulla Terra.

Un'astronave fatta in casa (anzi, in giardino) per intrapredere un viaggio verso lo spazio infinito e per scoprire che gli alieni non sono poi molto diversi da noi: anche lassù ci sono adolescenti che sognano voli interstellari e anche lassù ci sono genitori preoccupati della sfrenata immaginazione dei loro figli. Il fim è diretto al pubblico dei giovanissimi; il messaggio educativo è destinato agli adulti; gli effetti speciali si rivolgono al pubblico di ogni età.

Il film, trascurato dalla critica e perdente al botteghino, è uno dei più personali di Joe Dante. Il sogno di ogni ragazzino tradotto nella realtà illusoria dell'immagine cinematografica si salda ad un reverente omaggio agli anni '50. Le avventure di Ben, Wolfang, Darren e dei loro amici alieni sono scandite dalle canzoni di Little Richard, dai personaggi di popolari cartoni animati e da sequenze di classici della fantascienza: citazioni che rivelano l'amore del regista per il cinema di una volta e che venano di nostalgia la favola raccontata.