UNA
GOTA DE SANGRE PARA MORIR AMANDO
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Titolo italiano: I VIZI MORBOSI DI UNA GIOVANE INFERMIERA | |||
Produzione: 1973 - Spagna/Francia, Intercontinental Productions/José Frade Producciones Cinematográficas S.A., col., 100 min. | |||
Regia: Eloy de la Iglesia | |||
Sceneggiatura: Eloy de la Iglesia, José Luis Garci, Antonio Fos, Antonio Artero, George Lebourg | |||
Effetti speciali: Pablo Pérez | |||
Musica: George Garvarent | |||
Interpreti: Sue Lyon, Chris Mitchum, Jean Sorel, Ramón Pons, Charly Bravo, Alfredo Alba, Antonio del Real, David Carpenter, Ramon Tejela, Fernando Hilberck, Eduardo Calvo, Fernando Sánchez Polack, Paul Pavel | |||
La dilagante criminalità urbana ha trasformato una grande metropoli nel regno del sospetto, della paura e del terrore. Bande di malviventi motorizzati, riconoscibili dalle sinistre tute nere e dai caschi rossi che indossano, spadroneggiano per le strade ed aggrediscono pacifiche famiglie borghesi penetrando nelle abitazioni e abbandonandosi ad ogni sorta di violenza. Nel laboratorio di un ospedale, il dottor Victor Sender (Jean Sorel) crede di aver trovato la soluzione del problema avviando la sperimentazione di un programma di riabilitazione su alcuni teppisti catturati dalla polizia, basandosi sull'impiego di elettroshock e tecniche di inibizione psichica. Ma agli ormai quotidiani delitti se ne aggiungono improvvisamente altri, dovuti alla mano di un fantomatico killer armato di bisturi, che disorientano ulteriormente le forze dell'ordine e finiscono per insanguinare le stesse corsie dell'ospedale. Come riuscirà a scoprire David (Chris Mitchum), un giovane criminale in rotta con la sua banda, responsabile degli assassinii è l'insospettabile Ana Vernia (Sue Lyon), una infermiera dal viso angelico traumatizzata fin dall'infanzia da una infelice esperienza, che adesca giovani emarginati - omosessuali e piccoli ladruncoli - nelle zone malfamate della periferia per dar loro morte pietosa prima di vederli cadere nelle mani del dottor Sender. |
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Distribuito in Italia con un titolo truffaldino da giallo erotico ed arbitrariamente sforbiciato, Una gota de sangre para morir amando è un thriller futuribile ispirato all'utopia negativa di A Clockwork Orange. Tra le righe della sceneggiatura, piuttosto convenzionale e prevedibile, emerge lo sforzo del regista di costruire un atto di accusa contro la moderna civiltà del benessere, alienante e alienata, contro un sistema di potere altrettanto violento quanto il nemico che tenta di combattere. | |||
Il film è conosciuto anche con i titoli: Le bal du vaudou, Clockwork Terror, Murder in a Blue World, To Love, Perhaps to Die. |
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