DRACULA VS. FRANKENSTEIN
  
Produzione: 1971 - USA, Independent International Pictures, col., 90 min.
Regia: Al Adamson
Sceneggiatura: William Pugsley, Samuel M. Sherman
Effetti speciali: Ken Strickfaden
Musica: William Lava
Interpreti: J. Carrol Naish, Lon Chaney Jr., Anthony Eisley, Regina Carrol, Greydon Clark, Zandor Vorkov, Angelo Rossitto, Russ Tamblyn, Anne Morrell, William Bonner, Jim Davis, John Bloom, Shelly Weiss, Forrest J Ackerman, Maria Lease, Bruce Kimball
Judith Fontaine abbandona il night club nel quale lavora per andare in cerca della sorella Joanie, che entrata a far parte di una comunità hippie, da tempo non dà notizie di sé. Aiutata da due ragazzi che viaggiano per la California a bordo di rombanti motociclette, Judith segue una labile traccia che la porta fino a Venice dove scopre che Joanie è caduta nelle grinfie del vecchio paralitico dottor Duryea (Naish), ultimo discendente della famiglia Frankenstein, dedito a sinistri esperimenti di trapianti anatomici a danno delle giovani vittime che gli procurano il semi-idiota Groton (Chaney) e il sadico nano Grazbo (Rossitto). Duryea ha appena stretto un patto con Dracula il Vampiro accettando di resuscitare l'originaria creatura di Frankenstein per fondare insieme un regno di terrore, ma la cattura di Judith provoca, imprevedibilmente, profonde tensioni e gelosie tra loro, mettendoli in conflitto gli uni contro gli altri.

Dracula vs. Frankestein clona i fin troppo sfruttati intrecci dei monster-movies della Universal degli anni '40, non per nostalgia cinefila ma soltanto per mancanza di idee e per piatto calcolo commerciale. Realizzato in due settimane, con mezzi di fortuna e inizialmente progettato come sequel di Satan's Sadists (il che giustifica la partecipazione di Russ Tamblyn e l'esile sottotrama con i giovinastri motorizzati), il film ha uno svolgimento confuso e frammentario che trabocca più volte nella comicità involontaria.
Non volendo riflettere sugli oscuri meccanismi che promuovono pellicole inguardabili a rango di "cult movie", il film ci appare falso e pretestuoso: uno spettacolo inconcepibile per quanti conoscono il talento di Ken Strickfaden - che accetta, qui, di rispolverare il laboratorio del
Frankenstein del 1931 - e deprimente per quanti ricordano i nomi di Naish, Chaney e Rossitto (per Naish e per Chaney si tratta dell'ultima interpretazione) e li riscopre malamente invecchiati e impietosamente costretti a parodiare se stessi.
Zandor Vorkov - pseudonimo di Roger Engel - dà volto ad uno dei meno convincenti Dracula dello schermo dopo il forfait di Broderick Crawford.

Distribuito anche con i titoli: Blood of Frankenstein, Satan's Bloody Freaks, Teenage Dracula, The Blood Seekers, The Revenge of Dracula.

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