L'astronave Trissi guidata dal comandante John Bloid (Antonio Sabàto) parte a caccia del crudele Angor che ha rapito dalla base spaziale terrestre Sirius il professor Karl e la sua assistente Lois. Bloid, che della donna è innamorato, scopre con grande disappunto che lo scienziato si è venduto al nemico il quale sul pianeta Azar ha deposto il legittimo sovrano per intraprendere insieme a Lois, eletta all'occasione regina, la conquista dell'universo. Alleatosi con la fazione ribelle al dittatore e con l'aiuto di due spericolati piloti e della fedele - e, questa sì, innamorata davvero - collega Julie (Yanti Somer), Bloid ingaggia una lunga battaglia contro le astronavi e i soldati-robot di Angor nel tentativo di evitare che le mire espansionistiche del signore della guerra dirigano verso la Terra.
Definito da taluni come eclatante esempio di "scifi trash", il film è sviluppato su dialoghi involontariamente esilaranti: per tutti valga questo scambio di battute tra la Somer e Sabàto (riferito da Marco Giusti nel suo "Dizionario dei film italiani - Stracult") che, come altri commentatori, non resistiamo alla tentazione di citare:
"Uno dei circuiti secondari del computer è danneggiato nella sua sezione primaria!"
"Che vuol dire?"
"Significa che parte del computer non funziona, ma non so perché..."
Distribuito anche con i titoli: Krieg der Roboter, La guerre des Robots, Robots, Stratostars, War of the Robots, Reactor.
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