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THE
CARS THAT ATE PARIS
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Titolo
italiano: LE MACCHINE CHE DISTRUSSERO
PARIGI |
Produzione:
1974
- Australia, Royce Smeal Film Productions/Salt-Pan/The Australian Film Development
Corporation, col., 91 min. |
Regia:
Peter Weir |
Sceneggiatura:
Peter
Weir, Keith Gow, Piers Davies |
Musica:
Bruce
Smeaton |
Interpreti:
John
Meillon, Terry Camilleri, Kevin Miles, Rick Scully, Max Gillies, Danny Adcock,
Bruce Spence, Kevin Golsby, Chris Haywood, Peter Armstrong |
Arthur
e George Waldo, due fratelli in viaggio per le campagne australiane, raggiungono
Parigi, una piccola città fiorente al tempo della corsa all'oro ma
adesso quasi tagliata fuori dal resto del mondo. Coinvolti in un incidente
stradale, George muore ed Arthur, ricoverato nell'ospedale del dottor Midland,
si accorge che le corsie sono ricolme di altre vittime della strada, ridotte,
stranamente, allo stato vegetativo. Il dottore, in realtà, protegge
gli abitanti di Parigi che in nome di un frainteso diritto al benessere
sociale provocano ad arte gli incidenti ai danni degli stranieri che si
avventurano da quelle parti: intere famiglie si riversano sulle macchine
incidentate per saccheggiarle dei bagagli e degli accessori e riciclarli
ad uso domestico o scambiarli lucrosamente come pezzi di ricambio. |
Weir esordisce alla regia con un grottesco racconto di neo-cannibalismo
post-industriale che rinuncia alla coerenza narrativa per affidare alle
immagini il senso del degrado di una educazione al consumo e al successo,
fondamentalmente violenta ed autodistruttiva.
Il film, in bilico tra il genere "on the road", il western moderno
e la fantasociologia, non è generalmente considerato tra i più
personali del regista, ma le soluzioni visive sono originali e la macchina
truccata in un porcospino meccanico resta indubbiamente nella memoria.
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Negli Stati Uniti è ricordato anche con i titoli Cars
e Cars That Eat People.
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