DARK STAR
  
Titolo italiano: DARK STAR
Produzione: 1973 - USA, Jack H. Harris Enterprises, col., 83 min.
Regia: John Carpenter
Sceneggiatura: John Carpenter, Dan O'Bannon
Effetti speciali: Dan O'Bannon
Musica: John Carpenter
Interpreti: Brian Narelle, Cal Kuniholm, Dre Pahich, Dan O'Bannon, Joe Saunders, Michael Shaw, Miles Watkins
L'astronave Dark Star viaggia da 20 lunghi anni nello spazio per assolvere la poco eroica missione di distruggere con bombe intelligenti i pianeti instabili che, usciti dalle loro orbite naturali, sarebbero un pericoloso intralcio sulla rotta delle navi impegnate a colonizzare la galassia. A bordo della Dark Star ci sono 4 uomini stanchi e annoiati, il corpo del comandante custodito in una cella criogenica affinché ci si possa servire del suo cervello in caso di bisogno, e una piccola creatura aliena dall'aspetto non molto rassicurante che costituisce - insieme a qualche nastro di musica rock, qualche rivista a fumetti e qualche spinello - il loro unico diversivo. La missione sembra destinata a continuare monotona nel tempo, ma, improvvisamente, il viaggio prende una piega imprevista: il mostriciattolo manifesta una insolita aggressività al punto che deve essere eliminato e la "bomba n. 20", invece di colpire uno degli ostacoli individuati, si rivolge contro la stessa Dark Star.

Etichettato come scanzonata divagazione sui temi di 2001 Odissea nello spazio, Dark Star è anche una pungente satira dei miti americani dell'efficienza, dell'eroismo e dell'amicizia virile. I quattro astronauti hanno sembianze giovanili ma solo perché il viaggio nello spazio altera il naturale invecchiamento del fisico: assegnati ad un compito di pulizia siderale, non nutrono aspirazioni né cullano sogni di imprese epiche; il loro addestramento, mortificato in un lavoro di routine, non si arricchisce di nuove emozioni. L'intelligenza è diventata una prerogativa delle macchine, ma anche la tecnologia più sofisticata inclina pericolosamente verso l'errore: i missili intelligenti finiscono con il pensare per conto proprio e neutralizzano la logica del computer confutandola in una bizzarra disputa filosofica.

Il film, girato in 16 mm e realizzato in un periodo di tre anni, era stato progettato come opera sperimentale per la University of Southern California, ma Carpenter, uscendo vittorioso da una causa legale, riuscì ad assicurarsene i diritti per distribuirlo sul mercato.
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