THE FALLS
  
Produzione: 1980 - G.B., British Film Institute, col., 185 min.
Regia: Peter Greenaway
Sceneggiatura: Peter Greenaway
Musica: Brian Eno, John Hyde, Michael Nyman, Keith Pendlebury

Interpreti: Garry Morris, Michael Murray, Aet Nyman, Alice Skilling, Peter Westley, Aad Writz, Colin Cantlie, Lorna Poulter, Patricia Carr, Adam Leys, Mary Howard, Sheila Canfield, Evelyn Owen, Hilary Thompson, Carole Meyer, Monica Hyde, Colleen Thomas, Neil Hopkins, Dewi Thomas, Peter Sacro, Keith Pendlebury, Robert Worby, Marcia Pendlebury

The Falls conclude idealmente la fase della sperimentazione cinematografica di Peter Greenaway, prima dell'affermazione al Festival di Venezia del 1982 con I misteri del giardino di Compton House, anticipando i motivi del suo cinema successivo.
Il regista racconta di un fenomeno inesplicabile (il
"Violent Unknown Event") che ha colpito in Inghilterra, in un ipotetico futuro, coloro il cui cognome inizia con le lettere "FALL". Nel tentativo di scoprire le cause e prevedere gli effetti della strana epidemia, i reporter della televisione raccolgono le testimonianze di 92 persone contagiate e, confrontandone le ossessioni e gli anomali comportamenti, delineano la possibilità di una mutazione psicologica e genetica che potrebbe precipitare l'umanità in caduta libera verso l'identificazione con gli uccelli.

Condotto con stile documentaristico e sulla scia tematica di precedenti cortometraggi come A Walk Through H e Vertical Features Remake, il film indaga la presenza del surreale nell'esistenza quotidiana rivendicandola attiva e concreta a fianco e in contrapposizione dialettica con la "realtà oggettiva": il linguaggio, il concetto di identità, il metro della ragione, si aprono a nuove e sfumate cifre semantiche illuminati dall'espressione artistica e dai misteri dell'anima.
Ostico nei contenuti e meccanicamente frammentato nella insistita galleria di bizzarri ritratti, il film può risultare estenuante, cerebrale, verboso ed eccessivamente lungo.

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