Interpreti:
Garry
Morris, Michael Murray, Aet Nyman, Alice Skilling, Peter Westley, Aad
Writz, Colin Cantlie, Lorna Poulter, Patricia
Carr, Adam Leys, Mary Howard, Sheila Canfield, Evelyn Owen, Hilary Thompson,
Carole Meyer, Monica Hyde, Colleen Thomas, Neil Hopkins, Dewi Thomas,
Peter Sacro, Keith Pendlebury, Robert Worby, Marcia Pendlebury
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The
Falls conclude idealmente la fase della sperimentazione cinematografica
di Peter
Greenaway, prima dell'affermazione al
Festival di Venezia del 1982 con I misteri del
giardino di Compton House, anticipando
i motivi del suo cinema successivo.
Il regista racconta di un fenomeno inesplicabile (il "Violent
Unknown Event") che ha colpito in Inghilterra,
in un ipotetico futuro, coloro il cui cognome inizia con le lettere "FALL".
Nel tentativo di scoprire le cause e prevedere gli effetti della strana
epidemia, i reporter della televisione raccolgono le testimonianze di
92 persone contagiate e, confrontandone le ossessioni e gli anomali comportamenti,
delineano la possibilità di una mutazione psicologica e genetica
che potrebbe precipitare l'umanità in caduta libera verso l'identificazione
con gli uccelli.
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Condotto con stile documentaristico e sulla scia tematica di precedenti
cortometraggi come A Walk Through H
e Vertical Features Remake,
il film indaga la presenza del surreale nell'esistenza quotidiana
rivendicandola attiva e concreta a fianco e in contrapposizione dialettica
con la "realtà oggettiva": il linguaggio, il concetto
di identità, il metro della ragione, si aprono a nuove e sfumate
cifre semantiche illuminati dall'espressione artistica e dai misteri dell'anima.
Ostico nei contenuti e meccanicamente frammentato nella insistita galleria
di bizzarri ritratti, il film può risultare estenuante, cerebrale,
verboso ed eccessivamente lungo.
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