Una preziosissima maschera donata agli antichi Aztechi da visitatori venuti dallo spazio, è caduta in possesso del diabolico Kobras che intende sfruttarne gli straordinari poteri spazio-temporali per diventare padrone assoluto del mondo. Per recuperare il maltolto e sventare il piano criminale, un gruppo di indigeni, guidati dallo sciamano Vadinho, parte alla ricerca del discendente dell'Uomo Puma - colui che in virtù di un medaglione (anch'esso di origine extraterrestre) ha per generazioni difeso la giustizia - e lo individuano nel giovane professor Tony Farms. Il ragazzo non crede a ciò che gli si racconta, ma si convince di essere il predestinato quando si ritrova illeso sul selciato dopo essere stato gettato nel vuoto dagli ospiti impazienti di passare all'azione... Trasformatosi nel nuovo Uomo Puma - super-eroe capace di volare e dalle movenze e con vista da felino - Farms ingaggia una lotta mortale contro il nemico dell'umanità, senza trascurare, tuttavia, la bella Jane Dobson, la ragazza che ama.

Nella scia di tanti super-giustizieri dei fumetti e del cinema americano e messicano, Alberto De Martino inventa lo strano personaggio dell'Uomo Puma mescolando, sullo spunto fantascientifico della discesa degli extraterrestri in America Latina, avventura, mistero e azione. Il compito di veicolare il film verso il successo è affidato all'instancabile Donald Pleasence (accreditato in qualche versione come "Pleasance"), ma il bravo attore, prigioniero di una sceneggiatura debolissima, non può che scegliere la via del ritratto caricaturale o parodistico.