Ricattata dall'organizzazione criminale di "Acuario", Vanessa del Valle, proprietaria a New York di una multinazionale produttrice di olio grezzo, chiede aiuto a El Santo. Il campione dalla maschera d'argento accetta l'incarico - a patto che il compenso vada in beneficenza - e, intervallando le indagini con gli impegni sul ring, parte sulle tracce di un segnale radio intercettato da una prigione di Porto Rico. In un sotterraneo del penitenziario, El Santo sbaraglia la cellula attraverso la quale "Acuario" ordisce le sue trame, e scopre con grande sorpresa che gli agenti del criminale sono tutti dei robot. Sfuggito ad una serie di trappole - compresa la sostituzione di Vanessa con un somigliantissimo ma battagliero robot - El Santo raggiunge infine il quartier generale del nemico: "Acuario" è in realtà Enrique Artigas, uomo d'affari senza scrupoli e geniale scienziato (...dice di aver sguinzagliato per il mondo almeno 200 robot) che ha fatto prigioniero il padre di Vanessa simulandone la morte, con l'intenzione di impadronirsi del loro impero finanziario e costringere la ragazza a cedere alle sue voglie.

Poliziesco mascherato da thriller fantascientifico nel quale il meccanismo dello scambio uomini-robot è funzionale ad un considerevole numero di combattimenti di lotta libera. Non manca, tra un'avventura e l'altra, un intermezzo musicale affidato a Gilda Haddock nella parte di Marta Cristal, cantante del nightclub "El Sombrero" e collaboratrice e amica di Santo.