LOST HORIZON
  

Titolo italiano: ORIZZONTE PERDUTO

Produzione: 1973 - USA, Columbia, col., 150 min.
Regia: Charles Jarrott
Sceneggiatura: Larry Kramer dal romanzo di James Hilton
Effetti speciali: Butler-Glouner Inc.
Musica: Burt Bacharach
Interpreti: Peter Finch, Liv Ullmann, Sally Kellerman, George Kennedy, Michael York, Olivia Hussey, Bobby Van, James Shigeta, Charles Boyer, John Gielgud, Kent Smith

Costretti ad abbandonare un paese del sud-est asiatico nel quale infuria la rivoluzione, il diplomatico inglese Richard Conway, suo fratello George ed altri cittadini occidentali prendono posto su un aereo che dovrebbe condurli verso la salvezza. L'aereo viene però dirottato e termina il volo con un atterraggio di fortuna sui monti dell'Himalaya. I viaggiatori sono salvi, ma sarebbero decimati dal freddo e dalla fame se non venissero soccorsi da una carovana di tibetani. Sotto la loro guida, Conway e i suoi compagni raggiungono la leggendaria Shangri-la, una fertile valle miracolosamente riparata dalle intemperie dove il tempo trascorre lento e sereno, lontano dall'egoismo e dalla violenza degli uomini. Affascinato dalla filosofia di vita che ispira la piccola, felice comunità a progredire nel bene e nella pace, Conway apprende di essere stato prescelto come successore del Grande Lama, il saggio ultracentenario che ha fondato e governato finora la città.

Charles Jarrott riadatta in chiave di musical - 36 anni dopo il film di Frank Capra (Orizzonte perduto) - il celebre romanzo di Hilton confidando, forse, sul diffuso interesse che l'"utopia" riscuote presso le giovani generazioni degli anni '70. Ma scambiando l'autentica tensione per l'ideale con la più esteriore delle tendenze consumistiche, firma uno dei più colossali flop della Columbia.
Il film si risolve in un inutile e irritante remake, pomposo nelle scenografie, superficiale nei dialoghi e perfino nella musica. Un film che neppure l'ottimo cast riesce a rendere interessante.
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