SOYLENT GREEN

Titolo italiano: 2022: I SOPRAVVISSUTI

Produzione: 1973 - USA, MGM, col., 90 min.
Regia: Richard Fleischer
Sceneggiatura: Stanley R. Greenberg dal romanzo "Make Room, Make Room" di Harry Harrison
Effetti speciali: A. J. Lohman, Bud Westmore
Musica: Frank Myrow
Interpreti: Charlton Heston, Edward G. Robinson, Leigh Taylor Young, Chuck Connors, Paula Kelly, Brock Peters, Joseph Cotten, Stephen Young, Roy Jensen, Whit Bissel, Lincoln Kilpatrick, Mike Henry, Leonard Stone, Tim Herbart, John Dennis, Carlos Romero, Jeane Dulo
L'anno è il 2022. La città, New York.
La multinazionale Soylent, produttrice di cibo sintetico, provvede al sostentamento di una popolazione di 40.000.000 di abitanti afflitti dai problemi della disoccupazione e della mancanza di alloggi. Le forze dell'ordine sono sempre all'erta per combattere una criminalità che rischia di sfuggire ad ogni controllo e per sedare le ripetute manifestazioni di protesta. L'omicidio di Simomson, attempato uomo d'affari, sembra ricollegarsi ad uno dei tanti crimini originati dalla disperazione, ma il poliziotto Thorn, con l'aiuto dell'amico Sol, scopre che la vittima aveva precedentemente ricoperto ruoli di primo piano nella Soylent. Quando il caso assume risvolti imbarazzanti, i superiori ordinano a Thorn di abbandonare le indagini, ma l'uomo è guidato dall'amico alla terribile verità. La Soylent esaurita la scorta di plancton confeziona il cibo con la carne dei cadaveri. Simomson, che lo aveva capito, è stato ucciso e Sol, terrorizzato e sgomento, preferisce lasciarsi morire in una clinica dove si pratica l'eutanasia. Ormai in possesso delle prove che inchiodano i vertici della Soylent, Thorn si prepara a denunciarli... ma i sicari lo attendono.

"Soylent Green is People!" grida, disperato e sconfitto, Heston...

Tratto liberamente dal bel romanzo di Harry Harrison, il film prospetta un futuro dove l'incubo è una realtà senza via di uscita.
La società è nettamente divisa tra folle di poveri e una minoranza di ricchi. I poveri devono nutrirsi del soylent (la parola è la contrazione tra soy beans e lentis: semi di soia e lenticchie), mentre i ricchi possono ancora assaporare i sempre più introvabili cibi genuini. I poveri vivono in abitazioni in comune o in alloggi di fortuna; i ricchi in lussuosi appartamenti; le donne che vogliono sfuggire alla miseria accettano di accompagnare i piaceri dei potenti... Su tutto sovrasta l'ombra della decadenza, fisica e morale, drammaticamente resa dalla fotografia di Richard H. Kline che ricerca nella luce violenta un'atmosfera irreale, soffocante e parossistica.

Il film deve molto al misurato confronto tra Heston e Robinson, due stili divistici diversi, due attori entrati con pieno diritto nella storia del cinema.
Heston è il pensoso Thorn, poliziotto perdente (anche in amore) impegnato in una solitaria ed impari lotta contro una delinquenza che affonda le radici in una società marcia e in rovina.
Robinson, il leggendario protagonista di Piccolo Cesare, che sarebbe morto poche settimane dopo la conclusione della pellicola, incarna, nel ruolo di Sol, l'ultimo sopravvissuto di una generazione amante della pace e della cultura: Sol, dietro una scorza ruvida e sarcastica, custodisce con nostalgia il ricordo di un passato in cui esisteva ancora la dignità di essere uomo.
A lui, anziano e sopravvissuto, la morte si svela come estrema umiliazione. Nella "Casa dell'ultimo riposo" la morte gli viene somministrata con spettrale dolcezza, accompagnata dalle serene immagini di una natura idilliaca e da un sottofondo di musica classica: una eutanasia per nascondere la realtà che il cannibalismo è l'ultimo strumento necessario per mantenere in equilibrio un mondo imbarbarito.

Il film ha vinto il premio Nebula 1973.

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