La polizia chiede al Santo di collaborare nelle indagini su una serie di misteriosi omicidi: i corpi di quattro persone sono stati ritrovati orribilmente straziati e il responsabile del misfatto minaccia di continuare ad uccidere se non gli verrà pagato un ingente riscatto in oro. L'eroe dalla maschera d'argento viene così coinvolto in una straordinaria avventura che lo vedrà combattere due pericolosi criminali, Maklosh e Licur, in possesso di una pietra di origine extraterrestre la quale, esposta all'aria, libera alcuni germi che si sviluppano in mostruosi "blob"assetati di sangue, esecutori materiali degli efferati delitti. In un susseguirsi di rapimenti, fughe, combattimenti di lotta libera, Santo riesce infine a neutralizzare i malviventi e ad attirare gli spaventosi esseri informi in una cava satura di gas infiammabile distruggendoli per sempre.

Nel cinema messicano, horror, poliziesco e fantascienza vanno spesso e volentieri a braccetto e quando c'è di mezzo il Santo, a completare il quadro, non possono mancare spettacolari esibizioni agonistiche.
Gli sceneggiatori non si sono risparmiati nell'ideare situazioni di pericolo per far risaltare il coraggio del nostro campione mascherato: non solo lo mandano a misurarsi contro i formidabili lottatori di Maklosh in una arena improvvisata in un cimento che ha del gladiatorio, ma lo fanno perfino inseguire dai voraci Blob che vogliono farne polpette!
E tuttavia, lo spunto più interessante del film ci sembra essere un altro: l'efficace sistema che il pazzoide Licur ha brevettato per farsi ubbidire dai suoi uomini. Una specie di collare munito di un congegno che controllato a distanza può sprigionare un gas letale per chi lo tradisce.