TAINSTVENNAYA
STENA |
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Produzione: 1967 - Russia, Mosfilm, b/n, 79 min. | |||
Regia: Irina Povolotskaya, Mikhail Sadkovich | |||
Sceneggiatura: Aleksandr Chervinsky | |||
Musica: Sergei Slonimsky | |||
Interpreti: Lev Kruglyj, Tatyana Lavrova, Irakli Uchaneishvili, Andrei Mironov, Valentin Nikulin, Sandro Zhorzholyani, Nikolai Barmin, Georgi Tusuzov, Yevgeni Shutov, Viktor Sysoyev, Yuri Leonidov, Aleksandr Kaidanovsky, Yelena Bratslavskaya, V. Kozlov, Mikhail Orlov | |||
Due scienziati, la loro assistente, ed un ufficiale dell'esercito si stabiliscono in un casolare trasformato in laboratorio per studiare le proprietà di una misteriosa coltre di nebbia, scesa dal cielo all'improvviso, che non sembra influenzata da fattori climatici. Quando, ad intervalli irregolari e senza alcuna ragione apparente, il radar e le apparecchiature di rilevamento subiscono gravi malfunzionamenti, ciascun componente della squadra cade vittima di strane allucinazioni nelle quali rivive, dilatate tra sogno e realtà, esperienze di un passato quasi sepolto nella memoria: il salvataggio in mare di un bizzarro navigatore solitario; l'incontro con dei contadini sotto un caldo sole d'estate; il colloquio con una attraente impiegata negli uffici di un centro di ricerche scientifiche; la movimentata lezione a dei bambini in un planetario... Nel momento in cui le macchine del laboratorio vanno definitivamente in corto circuito, la nube svanisce nel nulla come risucchiata nel cielo dal quale era venuta. Il gruppo torna in città senza poter spiegare cosa sia realmente accaduto. | |||
Il film anticipa vagamente gli argomenti che Andrej Tarkovskij presenterà, in maniera ben più drammatica, in Solaris. Il soggetto è senza dubbio stimolante, ma il poverissimo allestimento cinematografico, il taglio televisivo della regia e delle interpretazioni, la colonna sonora più adatta ad una commedia che a un film di fantascienza, ne sminuiscono l'interesse e precipitano il film nel limbo delle dimenticate pellicole di "serie B". | |||
Tainstvennaya stena è citato, talora, con il titolo anglosassone The Mysterious Wall. |
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