KILINK
ISTANBUL'DA |
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Produzione: 1967 - Turchia, Atadeniz Film, b/n, 70 min. | |||
Regia: Yilmaz Atadeniz | |||
Sceneggiatura: Çetin Inanç | |||
Interpreti: Irfan Atasoy, Pervin Par, Yildirim Gencer, Suzan Avci, Mine Soley, Muzaffer Tema, Hüseyin Peyda, Feridun Colgecen, Hüseyin Zan | |||
Ispirato a "Killing" - il (per gli anni '60) proibitissimo fotoromanzo tascabile italiano edito da Ponzoni che a sua volta attingeva all'iconocrafia dei fumetti di "Kriminal" di Magnus e Bunker -, il film di Yimanz Atadeniz racconta dell'incessante duello tra il granitico giustiziere Uçan Adam e il fantomatico super criminale Kilink che combattono per il possesso di una formula chimica con la quale si potrebbe ricattare impunemente il mondo intero. | |||
Il
costume indossato da Uçan Adam ruba a Superman la silhouette e a
Batman la maschera, ma per il resto, il super eroe è in tutto simile
ai wrestler mascherati della tradizione cinematografica messicana. Uçan Adam è l'identità segreta del giovane Orhan, figlio dello scienziato ucciso da Kilink, al quale la parola magica rivelatagli dallo spirito di un antico saggio (... il riferimento a Captain Marvel è d'obbligo) dona i poteri sovrumani. Kilink è lo spietato criminale che si confonde nell'ombra grazie alla calzamaglia nera che ne fascia il corpo e sulla quale è stilizzato il sinistro disegno di uno scheletro umano: egli, in realtà, è un pericoloso assassino resuscitato dalla sua altrettanto crudele amante. L'indispensabile tocco di violenza erotica è assicurato dalla presenza di innocenti ragazze semisvestite, vittime di sadiche torture o in costante pericolo di cadere nelle spire del Male. |
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Il
film termina senza vincitori nè vinti. Ovvio espediente per sfornare nel 1967 due "attesissimi" sequel: Kilink Uçan Adama Karsi e Kilink soy ve öldür. |
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Titolo internazionale: Killing in Istanbul. |
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