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MISSIONE
APOCALISSE |
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Produzione:
1966
- Italia/Spagna, Estela Films/Nike Cinematografica, col., 87 min. |
Regia:
Reed James (Guido Malatesta) |
Sceneggiatura:
Guido
Malatesta, Angelo Sangermano |
Effetti
speciali: Eugenio
Ascani |
Musica:
Francesco
De Masi |
Interpreti:
Arthur
Hansel, Pamela Tudor, Eduardo Fajardo, George Rigaud, Moa Tahi, Angelo Dessy,
Harold W. Bradley, Andrea Aureli, Tullio Altamura, Elina De Witt |
L'organizzazione
criminale "Apocalisse" lancia un ultimatum al governo degli Stati
Uniti: se non verrà consegnato un ingente riscatto in lingotti d'oro,
una delle tante metropoli americane sarà bombardata con un ordigno
atomico senza ulteriore preavviso. Alla Casa Bianca si tende a credere ad
un macabro bluff, ma i servizi segreti posseggono prove che i terroristi
sono in possesso di un missile di nuova progettazione, invisibile e inattaccabile,
che permetterebbe loro di agire impunemente in qualsiasi parte del pianeta.
L'agente 087 confida di sventare la minaccia e catturare i criminali, credendo
di aver individuato la traccia che potrà condurlo nel cuore dell'organizzazione
nemica: il suo istinto gli ha suggerito - a ragione - che l'equivoco Mister
Axel, il miliardario che viaggia per il mondo accompagnato dalla splendida
segretaria Dorinne, è implicato nel complotto. Seguendo gli spostamenti
dell'uomo e riuscendo a guadagnarsi la fiducia della donna, 087 scopre di
avere a che fare proprio con il capo di "Apocalisse": per neutralizzare
i suoi piani è, adesso, necessario penetrare nel suo quartier generale
- un'isola sperduta nell'Oceano Indiano - e sabotare i laboratori che già
stanno effettuando il conto alla rovescia per mettere in atto il mortale
attentato. |
Missione
Apocalisse conferma, una volta di più, quanto il fantaspionaggio
all'italiana sia un sottoprodotto di imitazione, ricco - se vogliamo -
di idee, ma penalizzato da mezzi esigui, da regìe inadeguate e
banalizzato da personaggi caricaturali. Filmando gli esterni in Svizzera,
Yugoslavia, Egitto e Hawaii, Guido Malatesta spende alla grande ogni risorsa
finanziaria e non sembra avere più denaro sufficiente per inquadrare
il culmine dell'avventura nella giusta cornice spettacolare. L'esito è
deludente: una vicenda fumettistica, povera di ironia, dettata esclusivamente
dalle mode cinematografiche dei primi anni '60.
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Intitolato in Spagna 087, Misión
Apocalipsis, è citato nelle filmografie anglosassoni
come Operation Apocalypse. |
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