Pur
essendo fratelli, SuperVip e MiniVip, ultimi discendenti di una gloriosa
famiglia di supereroi, sono assai diversi l'uno dall'altro: prestante,
muscoloso e coraggioso il primo, piccolo, gracile e miope il secondo.
Seguendo il consiglio degli psichiatri, MiniVip si prende un periodo di
vacanza sperando di vincere il proprio complesso d'inferiorità
e si imbarca su una nave da crociera. L'idea del viaggio si rivela, tuttavia,
infelice: durante una festa in maschera, MiniVip, vittima degli atroci
scherzi degli altri passeggeri, finisce in mare insieme con Lisa, una
studentessa travestita da leone, e naufraga sull'isola dell'arcigna miliardaria
Happy Betty, una terribile vecchia paralitica, che ha in mente di trasformare
l'intera umanità in una massa di automi desiderosi soltanto di
fare la spesa nei suoi supermercati. Fatti prigionieri i due intrusi,
la donna si prepara a sferrare l'attacco contro il mondo armando i "missili-cervello"
di occhi elettronici che condizioneranno la volontà degli uomini,
ma il piano è sventato in tempo da SuperVip, giunto sull'isola
in cerca del fratello. Nella battaglia conclusiva la spietata capitalista
avrà ciò che si merita e i due superuomini - anche MiniVip
si comporta, finalmente, da coraggioso - avranno modo di coronare il sogno
d'amore con Lisa e con Nervustrella,
una timida prigioniera che era stata destinata ad essere cavia dei folli
esperimenti. |
Secondo lungometraggio a cartoni animati di Bruno Bozzetto, ricco di divertenti
trovate e di efficaci spunti di riflessione critica sul neocapitalismo,
sul consumismo, sulla manipolazione del consenso da parte dei mass-media
e - nel ritratto del complessato MiniVip - sulla emarginazione dei più
deboli e psicologicamente più vulnerabili. Il "messaggio"
è naturalmente alleggerito e filtrato dai toni ironici e caricaturali
di una favola per grandi e piccoli, ma riflette (almeno in maniera indiretta
e un po' piccolo-borghese - nello stesso periodo Bozzetto realizzava, proprio
per la pubblicità, una serie di caroselli televisivi), il clima politicamente
impegnato degli anni della contestazione.
Progettato inizialmente sulla figura del timido e insignificante MiniVip,
il film prese via via corpo strutturandosi narrativamente sulla parodia
dei fumetti, della fantascienza cinematografica e delle avventure fantaspionistiche
alla James Bond. Meno godibile, forse, del precedente West
and Soda, rappresentò, comunque, una proposta innovativa
nel panorama del cinema di animazione italiano. |