TANIN NO KAO
  
Produzione: 1966 - Giappone, Teshigahara Productions/Tokyo Eiga, b/n, 124 min.
Regia: Hiroshi Teshigahara
Sceneggiatura: Kôbô Abe dal suo romanzo
Musica: Tôru Takemitsu
Interpreti: Tatsuya Nakadai, Machiko Kyô, Mikijiro Hira, Kyôko Kishida, Eiji Okada, Miki Irie, Yuriko Abe
Dramma a sfondo fantascientifico che racconta la tragica vicenda di un uomo, Okuyama , rimasto orribilmente sfigurato nell'esplosione accidentale di un laboratorio chimico. Con il volto interamente fasciato dalle bende, egli tenta disperatamente di reinserirsi nella società, ma la sensazione di essere allontanato dai colleghi e la difficoltà di ristabilire una relazione affettiva con la moglie lo spingono a chiedere ad uno psichiatra - che è anche valente chirurgo - di applicargli una nuova faccia. L'operazione, tuttavia, non migliora la sua esistenza poiché l'uomo avverte, in maniera ancor più allarmante, una dissociazione della propria personalità, quasi che il nuovo volto voglia impadronirsi della sua anima. La vicenda di Okuyama si sviluppa parallelamente a quella di una giovane, anche lei deturpata nel viso, che si suicida dopo aver sedotto il proprio fratello in un impeto disperato di vita.
Girato negli stessi anni anni del meno problematico film di Pavel Hobl Ztracena Tvar, Tanin no kao è un'allegoria sui temi dell'alienazione, dell'emarginazione del "diverso", della dialettica tra realtà e apparenza. Sviluppato su due tragiche storie parallele con tecnica volutamente frammentaria e allusiva, è una delle opere più conosciute del regista Hiroshi Teshigahara, l'acclamato autore della Donna di sabbia (Suna no onna) del 1962.
Machiko Kyô - che qui interpreta il ruolo della moglie di Okuyama - è nota al pubblico occidentale come protagonista di Rashômon e della Casa da té alla luna d'agosto.

Il film è citato anche con i titoli internazionali I Have a Stranger's Face, Stranger's Face e The Face of Another.

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