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RUUSUJEN
AIKA
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Produzione:
1969
- Finlandia, Filminor, b/n, 106 min. |
Regia:
Risto Jarva
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Sceneggiatura:
Peter
von Bagh, Risto Jarva, Jaakko Pakkasvirta, Antti Peippo, Kullervo Kukkasjarvi,
Titta Karakorpi, Seppo Palosaari |
Effetti
speciali: Anssi
Blomstedt, Erkki Kurenniemi |
Musica:
Kaj Chydenius,
Henrik Otto Donner |
Interpreti:
Arto
Tuominen, Ritva Vepsa, Eero Keskitalo, Tarja Markus, Kalle Holmberg, Eila
Pehkonen, Unto Salminen
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Su commissione di un istituto statale, Raimo Lappalainen
ricostruisce la vita di una ragazza che si è suicidata nel 1976.
Il lavoro di ricerca e di documentazione negli archivi cinematografici,
spinge l'uomo a confrontare il passato con il presente (siamo nel 2010)
e ad esprimere un giudizio critico sulla effettiva crescita democratica
della sua società. A mano a mano che l'opera prende forma, crescono
in lui anche una strana ossessione e un drammatico dubbio. Egli crede
di riconoscere
qualcosa della ragazza morta nell'attrice che la impersona e comincia
a chiedersi fino a qual punto le immagini di repertorio sulle quali lavora
abbiano conservato la verità. E il dubbio è sollecitato
dalla maniera con la quale i mass-media, in quegli stessi giorni, stanno
nascondendo all'opinione pubblica la gravità di uno sciopero scoppiato
in una centrale nucleare.
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L'immagine
manipola la mente più dell'ideologia. Anche
la Finlandia ha la sua fantascienza.
Una fantascienza priva di extraterrestri, missili o dischi volanti, ma
problematicamente rivolta al presente. Il film di Jarva ne costituisce
l'esempio più conosciuto ed apprezzato. Un cinema nel cinema per
rileggere, tra storia e immaginazione, la crisi di un modello sociale
e le contraddizioni di una frenetica corsa verso il benessere.
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Premiato
al Festival di Trieste del 1969, il film deve forse qualcosa, nell'ispirazione,
alla Donna che visse due volte di
Alfred Hitchock, ma le atmosfere che fa proprie sono quelle del '68: le
scene dello sciopero sono costruite con lo sguardo rivolto alle cronache
filmate dell'occupazione sovietica della Cecoslovacchia.
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Titolo
internazionale: A Time of Roses.
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