SATANIK
  
Produzione: 1967 - Italia/Spagna, Rodiacines/Copercines, col., 80 min.
Regia: Piero Vivarelli
Sceneggiatura: Eduardo Manzanos Brochero
Musica: Manuel Parada
Interpreti: Magda Konopka, Julio Peña, Luigi Montini, Armando Calvo, Umberto Raho, Mirella Pamphili, Nerio Bernardi, Mimma Ippoliti, Antonio Pica, Piero Vivarelli
La dottoressa Marny Bannister - una anziana, avvizzita e rancorosa biochimica che rimpiange la bellezza e gli anni irrimediabilmente perduti - uccide il professor Greeves, presso il quale lavora, per impossessarsi di un siero sperimentale che dovrebbe rigenerare i tessuti e restituire forza e vigore giovanile. Ma il filtro sortisce effetti soltanto temporanei: trasformatasi in una bellissima ragazza, la Bannister ha periodicamente necessità di assumerne nuove dosi per non tornare ad essere l'odiosa vecchia di sempre. Decisa, comunque, ad approfittare della riscoperta avvenenza, la donna si lancia nel mondo del crimine rimanendo coinvolta in una pericolosa storia di furti, di ricettazione e di efferati delitti. L'ispettore Trent si mette sulle sue tracce e la segue, nel corso di una lunga indagine da Ginevra a Madrid, senza lasciarsi confondere dalle improvvise apparizioni della vecchia signora Bannister.

Il fumetto per adulti disegnato da Magnus (Roberto Raviola) e ideato da Max Bunker (Luciano Secchi), ricco di situazioni fantasiose e riferimenti ai classici dell'orrore, avrebbe meritato una migliore trasposizione cinematografica.
Piero Vivarelli, regista non particolarmente ispirato, si limita a sfruttare l'idea di partenza - la stevensoniana metamorfosi della protagonista per effetto dell'esperimento scientifico - per poi indirizzarsi verso un banale intreccio giallo, povero di suspence e di azione, e privo di suggerimenti erotici o trasgressivi.

Anche Pupi Avati, qui presente (anche se non accreditato) in qualità di aiuto regista, avrebbe meritato di più.
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