NO BLADE OF GRASS

Titolo italiano: 2000: LA FINE DELL'UOMO

Produzione: 1970 - G.B., MGM, col., 96 min.
Regia: Cornel Wilde
Sceneggiatura: Sean Forestal, Jefferson Pascal dal romanzo "The Death of Grass" di John Christopher
Effetti speciali: Terry Witherington
Musica: Burnell Whibley
Interpreti: Nigel Davenport, Jean Wallace, Anthony May, John Hamill, Lynne Frederick, George Coulouris, Patrick Holt, Wendy Richard, Nigel Rathbone, Christopher Lofthouse, Ruth Kettlewell, M.J. Matthews, Michael Percival, Tex Fuller, Simon Merrick
Nel 2000, un virus che la scienza non sa combattere sta distruggendo i raccolti determinando la crisi degli approvvigionamenti dei grandi centri urbani. Nelle metropoli sovrappopolate le autorità sono costrette ad adottare misure straordinarie di ordine pubblico per contenere il panico e la criminalità. Ma il fenomeno è incontrollabile e chi può, contravvenendo ai divieti della polizia, fugge dalla città in cerca di nuove terre. John Constance decide di abbandonare Londra insieme con la famiglia e un amico per raggiungere la fattoria del fratello in Scozia. Il viaggio, effettuato con mezzi di fortuna giacché i trasporti ormai sono interrotti, si svolge tra incidenti e pericoli sconosciuti ad una società civile: bande di delinquenti armati e motorizzati minacciano a più riprese il gruppo e anche le forze dell'ordine creano non poche difficoltà.

L'attore Cornel Wilde, qui in veste soltanto di regista (ma nel film presta la voce ad un invisibile radiocronista), sviluppa la drammatica vicenda con una certa dose di cinismo, senza enfatizzare la sua simpatia per i "buoni". In un mondo allo sbando, sembra pensare Wilde, ognuno ha diritto di salvarsi come può: la violenza come unico strumento di difesa diventa un comportamento inevitabile.

Il tema della sopravvivenza dell'uomo in una situazione post-apocalittica è stato spesso portato sullo schermo: ricordiamo, qui, soltanto un film del 1962, Il giorno dopo la fine del mondo, che ha qualche punto in comune con la pellicola di Wilde, non ultimo quello di essere stato diretto da un attore, Ray Milland, passato per l'occasione dietro la macchina da ripresa.

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