EEGAH!
Produzione: 1962 - USA, Fairway International Pictures, col., 92 min.
Regia: Arch Hall Sr.
Sceneggiatura: Arch Hall Sr., Bob Wehling
Musica: Henri Price, Arch Hall Jr.
Interpreti: Arch Hall Jr., Marilyn Manning, Richard Kiel, Arch Hall Sr., William Watters
Mentre percorre in macchina una strada che taglia una regione desertica della California, la giovane Roxy vede improvvisamente profilarsi sul rettilineo la grottesca sagoma di un uomo coperto di pelli e armato di clava. Tornata sul luogo dell'inconsueto avvistamento insieme con il padre Robert e il suo ragazzo Tom, Roxy ha un incontro "ravvicinato" con lo strano figuro che si esprime con suoni inarticolati. L'uomo primitivo, inspiegabilmente sopravvissuto all'età della pietra, trascina nella sua grotta la fanciulla, manifestando l'inequivocabile voglia di ghermirla. Ma Roxy, dopo aver smorzato con ferma dolcezza la furia del brutale cavernicolo, riesce a sfuggire alla sua sorveglianza ed a tornare in città assieme ai suoi compagni. Eegah però non si rassegna, e segue come un segugio le tracce della ragazza della quale s'è invaghito, seminando il panico tra i passanti e gli avventori di un motel. Un poliziotto risolve tutto abbattendolo con un colpo di pistola.

Posto che nella produzione americana frequente è il caso di spericolate riletture di generi che sfociano spesso in pellicole inguardabili, questa può essere considerato una rozza divagazione sul tema della "bella e la bestia", innestata sul filone fantascientifico dei film sui mostri. Il racconto, nelle linee essenziali, ne rispetta le tappe canoniche: l'apparizione di una creatura che il tempo dovrebbe aver cancellato da secoli, la sua cattura sentimentale, il "debutto" catastrofico nel mondo civile e il suo inevitabile annientamento.
Naturalmente Eegah! si segnala tra i più miseri prodotti destinati ai teenager per l'agghiacciante povertà di idee e di mezzi di realizzazione. Troppo esiguo il budget per allestire un mostro di cartapesta, gli autori (vale a dire gli infaticabili Arch Hall senior e junior) ripiegano sul viso spigoloso di Richard Kiel augurandosi che l'effetto (in termini di spavento) sul pubblico non sia di molto inferiore.
E rinunciando ad una spiegazione "dotta" (del tipo effetti-di-test-nucleari), avanzano, per giustificare la sopravvivenza del troglodita, una ipotesi che ha dell'incredibile: ...il bruto sarebbe sopravvissuto nei secoli bevendo l'acqua di una sorgente la cui composizione ha una forte percentuale di zolfo!

Titolo alternativo: Eegah! The Name Written in Blood.
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