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EL
ASTRONAUTA |
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Produzione:
1970
- Spagna, Pedro Masó P.C., col., 90 min. |
Regia:
Javier Aguirre |
Sceneggiatura:
Pedro
Masó, Antonio Vich |
Effetti
speciali: Manuel
Baquero |
Musica:
Antón
García Abril |
Interpreti:
Tony
Leblanc, José Luís López Vázquez, Paquito Cano, Pury Villa, José Sazatornil
Saza, Antonio Ferrandis, Rafael Alonso, José Luis Coll, Antonio Ozores,
Laly Soldevila, Mary
Paz Pondal |
Un elettricista, un fabbro ed altri artigiani spagnoli,
appassionati di cosmonautica e arsi da spirito nazionalistico, si improvvisano
progettisti spaziali e fondano la società anonima aerospaziale (S.A.N.A.)
per gareggiare con gli USA nella conquista della Luna. Designato Pepe Fernández
quale astronauta, gli amici si trovano presto ad affrontare problemi tecnici
relativi al propellente necessario al lancio della navicella "Cibeles
I", ma con l'aiuto del sedicente scienziato Don Anselmo, l'impresa
ha luogo. Il razzo decolla, ma invece di raggiungere la Luna atterra in
Almeria. Pepe Fernández
è convinto di aver raggiunto l'obiettivo e si prepara a piantare
la rituale bandierina, ma, finalmente, si ricrede quando incontra un gruppo
di cavalleggeri che gli spiegano di essere capitato nel bel mezzo di un
set cinematografico di uno spaghetti-western. |
Il cinema spagnolo (e quello messicano) non hai mai avuto un rapporto
felice con la fantascienza: il genere è stato scarsamente frequentato,
rigorosamente confinato nella produzione minore (ma in alcuni casi di buon
gradimento da parte del pubblico) e spesso coniugato - fino quasi all'identificazione
- con l'horror.
Il film di Aguirre è un tentativo di rielaborare un blando spunto
fantascientifico in chiave leggera adattandolo alla commedia brillante e
di costume.
L'astronave della S.A.N.A. è costruita di carta stagnola, i personaggi
sono caricature di protagonisti di film statunitensi, l'intera vicenda è
intesa come una burla.
Ciò che rende interessante il film di Aguirre è l'allegro
antiamericanismo che lo pervade e l'eco della fanciullesca fantasia del
cinema delle origini che ci faceva scoprire negli insospettabili vicini
di casa arditi eroi dello spazio ed ingegnosi inventori. |
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