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SEDDOK, L'EREDE DI SATANA
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Produzione:
1960
- Italia/Francia, Leone Film, b/n, 87 min. |
Regia:
Anton Giulio Majano |
Sceneggiatura:
Alberto
Bevilacqua, Gino De Santis, Anton Giulio Majano dal soggetto di Piero Monviso |
Effetti
speciali:
Ugo Amadoro |
Musica:
Armando
Trovajoli |
Interpreti:
Alberto
Lupo, Susanne Loret, Sergio Fantoni, Franca Parisi, Andrea Scotti, Rina
Franchetti, Roberto Bertea, Ivo Garrani |
Il
professor Levyn sottopone Jannette,
una spogliarellista rimasta sfigurata a seguito di un incidente stradale,
ad una terapia sperimentale di rigenerazione dei
tessuti impiegando una formula di sua composizione. L'esperimento, però,
ha effetti soltanto temporanei e quando il siero si esaurisce, Levyn decide
di utilizzare, in sua sostituzione, ghiandole estratte da corpi femminili:
costretto ad uccidere donne per salvare la bellezza di Jannette della
quale si è innamorato, lo scienziato mette a segno una serie di
delitti (prima la sua assistente Monique, poi un buon numero di prostitute)
agendo sotto le irriconoscibili e mostruose spoglie che un altro siero
gli procura. Sospettato dalla polizia e da un amico di Jannette, Levyn
rapisce la ragazza e tenta una impossibile fuga dopo essersi trasformato
ancora una volta (... l'ultima) nel mostro.
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Anton
Giulio Majano - insieme a tre bei nomi impiegati nella sceneggiatura -
evade momentaneamente dagli sceneggiati televisivi che in quegli anni
gli avevano dato grande popolarità per cimentarsi sul grande schermo
in una lugubre storia che attinge a piene mani nell'horror e nella fantascienza.
Il modello più vicino è quello del francese Les
yeux sans visage, le tematiche più lontane sono quelle
del Dottor Jekyll e Mr. Hyde; le soluzioni ricalcano quelle sbrigative
dei peplum e dei thriller grandguignoleschi italiani fatti con grande
economia di mezzi e trucchi artigianali. Nuovo è il tentativo di
arricchire il ritratto del folle scienziato protagonista (l'attore Alberto
Lupo) con un pizzico di attualità: il dottor Levyn ha perfezionato
le sue ricerche studiando gli effetti delle radiazioni atomiche sulle
vittime di Hiroshima...
Il film non ha riscosso il plauso della critica, ma, senza dubbio, testimonia
la irripetibile vitalità - sia pur nell'impianto traballante, ingenuo
o commercialmente furbesco - del cinema italiano di serie B degli anni
'60.
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Nella
distribuzione americana - che lo ha titolato Atom
Age Vampire - ad Anton Giulio Majano è stato affiancato
tale Richard McNamara, definito "direttore della versione in lingua
inglese".... . Del fim sembra sia circolata sui mercati esteri
anche un'edizione contenente alcune scene di nudo censurate in Italia. |
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