RAT
Produzione: 1960 - Jugoslavia, Jadran Film, b/n, 84 min.
Regia: Veljko Bulajic
Sceneggiatura: Cesare Zavattini
Musica: Vladimir Kraus-Rajteric
Interpreti: Ljubisa Jovanovic, Ewa Krzyzewska, Ita Rina, Antun Vrdoljak, Janez Vrhovec, Velimir 'Bata' Zivojinovic
Giovanni e Maria, due giovani fidanzati che vivono a Zagabria, hanno scelto il momento meno opportuno per sposarsi: il loro paese sta, infatti, per essere investito dalla terza guerra mondiale. Quando scoppiano le ostilità il governo decreta la leva di massa e Giovanni, convinto pacifista ma arruolato a forza, appena può cerca di darsi alla fuga insieme a Maria. Ma per i due ragazzi non esiste avvenire. Il mondo che uscirà dal conflitto è un ammasso di rovine e miserie. I pochi sopravvissuti, colpiti dalle radiazioni e in preda alla follia, si aggireranno tra le macerie, in attesa della morte.
Zavattini, padre del neorealismo italiano, firma la sceneggiatura di questo cupo film fantapolitico che non lascia adito a speranza. Apparentemente estraneo alla poetica della quotidianità, il soggetto ne condivide, in realtà, alcuni temi fondamentali: l'impianto documentaristico, la civile denuncia di ogni forma di violenza, la partecipazione solidale alle vicende degli anonimi protagonisti sacrificati alla Storia.
Rat (che significa "guerra") testimonia anche la sensibilità di Zavattini per i fermenti di un cinema giovane e alternativo, che "fa delle cose" (negli stessi anni, si appassiona alle sorti del nascente cinema cubano), capace di profilare un'alternativa alla imperante produzione commerciale.
Sorprendentemente ignorato in Italia, in America è uscito in video con il titolo Atomic War Bride, abbinato a This Is Not a Test.
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