THE
GIANT GILA MONSTER
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Produzione: 1959 - USA, Hollywood Pictures, b/n, 74 min. | |||
Regia: Ray Kellogg | |||
Sceneggiatura: Jay Sims e Ray Kellogg | |||
Effetti speciali: Ralph Hammeras, Wee Risser | |||
Musica: Jack Marshall | |||
Interpreti: Don Sullivan, Lisa Simone, Shug Fisher, Fred Graham, Bob Thompson, Janice Stone, Ken Knox, Gay McLendon, Don Flournoy, Cecil Hunt, Stormy Meadows, Howard Ware, Pat Reeves, Jan McLendon | |||
In
un paesino della provincia texana, durante il giorno, il giovane Chase fatica
sette camicie per sostentare mamma e sorellina (suo padre è morto
per un incidente sul lavoro) e la sera si concede onestissimi svaghi insieme
ai suoi spensierati coetanei. Le sue passioni sono le canzonette, le auto
ed una simpatica studentessa bruna (l'attrice Lisa Simone già Miss
Francia 1959). Quando la ragazza gli racconta che alcuni suoi amici sono
scomparsi, Chase non esita ad organizzare una spedizione per scovare un
gila mostruoso che si aggira nella zona. Il mostro gila è già
responsabile di una serie di disastri: non solo ha sbranato alcuni ragazzi,
ma ha distrutto un treno ed una stazione di carburante. Il gila colpisce
e, rapido, si eclissa. E' un mostro astuto, almeno fino al giorno in cui
non commette l'errore di avvicinarsi troppo alla combriccola di Chase. Poiché
lo sceriffo non sa che pesci pigliare, il ragazzo mette in pratica una idea
esplosiva ... imbottisce di nitroglicerina una macchina, la mette in moto
e la punta dritta addosso al gila. Per la sua eroica impresa, Chase ottiene la gratitudine eterna dei concittadini, l'amore della bella studentessa ed un "posto fisso" presso la compagnia di petrolio nella quale suo padre aveva speso anni ed anni di onorata carriera. |
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Un innocente film sui mostri che strizza un occhio al pubblico degli adolescenti e alle loro famiglie. Il mostro, non si sa bene da dove venga o da quale fenomeno sia stato generato: esiste e basta. E la sua presenza serve a far brillare l'intelligenza, il sentimento di coesione ed il coraggio di un gruppo di giovanotti. E i giovanotti (... sono già trascorsi più di cinque anni dai pensosi selvaggi ribelli senza causa alla James Dean ...) sono tutti molto perbene e promettono di diventare, da grandi, dei bravi e rispettabili borghesi. | |||
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